Arisa senza voce tradita dalla febbre

Per colpa dell'influenza e del mal di gola, Arisa ha un calo di voce sul palco dell'Ariston, ma da vera professionista canta lo stesso "Mi sento bene", il brano che ascoltato stasera sembra uno scherzo del destino

Arisa senza voce tradita dalla febbre

Proprio nell’ultima serata del Festival Arisa sta male, ma nessuno lo sa fino a che la cantante non sale sul palco. Abito nero, che le sta molto bene e la rende una delle più eleganti della serata. Comincia a cantare, (ironia della sorte) “Mi sento bene”, ma proprio mentre la canzone è quasi a metà si comincia a capire che qualcosa non sta andando come dovrebbe, e che in realtà lei bene non si sente affatto.

Lo si capisce dalla voce che non esce come dovrebbe e che sforza e della faccia contrita. Ed è proprio la faccia dolorante che crea empatia con il pubblico e con la sala stampa che trattiene il fiato quasi a volerla aiutare a finire il brano.

E lei da vera professionista lo fa. Finisce il brano con la voce che secondo dopo secondo non regge più. Alla fine è visibilmente dispiaciuta, e dagli occhi escono due lacrime che lei cerca di trattenere. Ma il pubblico la incoraggia e le da forza con uno scosciante applauso.

A pochi metri di distanza nella sala stampa gremita da giornalisti ed addetti ai lavori succede la stessa cosa: c’è chi si alza in piedi per applaudirla e chi grida il suo nome come a dire “Non è successo niente”. La stessa cosa succede sui social, twitter soprattutto, dove la ringraziano per il bellissimo brano.

Arriva Virginia Raffaele che la abbraccia e stringendola le dice “Brava” per rassicurarla che davvero non è successo niente di grave. Su istagrm qualche ora prima Arisa aveva scritto, giocando sul titolo della sua canzone, "Mi sento bene... più o meno”.

Facendo capire che qualcosa non andava benissimo. Ora si viene a sapere che aveva preso una brutta influenza con tanto di mal di gola, cosa questa che la rende agli occhi di tutti ancora più brava e speciale per aver portato fino in fondo la performance.

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