Dalla Boldrini alla Bonino Il silenzio su Asia Argento

L'ex presidente della Camera e l'ex ministro avevano sostenuto il #MeToo dell'attrice. Ora però restano in silenzio

Dalla Boldrini alla Bonino Il silenzio su Asia Argento

Il sostegno serve nel momento più difficile. Ma per Asia Argento non è andata così. Dopo le sue denunce contro Harvey Weinstein, in Italia un esercito ben assortito di neofemministe aveva appoggiato la battaglia #Metoo dell’attrice che puntava il dito contro “il maiale” di Hollywood. Adesso che per bocca di Jimmy Bennett sotto accusa è finita lei, quelle sodali compagne di lotta sono scomparse nel nulla. Tra le “fedelissime” della Argento c’era Laura Boldrini.

Lo scorso aprile l’ex presidente della Camera era al fianco dell’attrice a New York al summit " Women in the world”: “I molestatori non vengono messi al bando. Anzi sembra che non esistano. Invece è una piaga. C' è un pregiudizio fortissimo verso il mondo femminile, chi parla di sessismo e misoginia viene trattato con fastidio. Anche in politica”, affermava sottolineando il coraggio della Argento che aveva raccontato la violenza subita da Weinstein. Ma adesso che è Asia nei guai, dalla Boldrini arriva il suono del silenzio. Nemmeno un tweet. Solo silenzio. Eppure come ricorda IlGiornale, la stessa Argento ricambiava "l'affetto" della Boldrini: "In Italia ci hanno elette nemiche #1 perché dalla parte delle donne, della pace, la verità, le minoranze e gli immigrati. Promotrici di un cambiamento culturale: la parità di genere". Ma niente, anche questo non è bastato per avere il suo appoggio in queste ore.

E che dire di Emma Bonino? Pure lei aveva cavalcato la crociata della Argento al punto di fare un appello affinché l’attrice restasse in Italia a combattere la guerra al maschilismo 2.0 dopo gli attacchi ricevuti sul web: “Io non scapperei dall'Italia. Non c'è maggiore solidarietà negli altri posti. Conquistare il rispetto non è facile ma non me andrei per questo. Non mi stupiscono queste reazioni. Bisogna far fronte a queste cose”. Anche lei ora ha dimenticato Asia. Nemmeno una nota, una dichiarazione per esprimere vicinanza all’attrice che con un effetto boomerang deve fare i conti con una accusa di stupro e un assegno da 380mila euro donato alla sua vittima. Ma il silenzio accompagna la stessa Argento da parecchio tempo. L’ultima sua apparizione social risale ad un retweet su un Saviano che (tanto per cambiare) ingaggiava il suo ennesimo duello con Salvini lo scorso 24 luglio. Poi il nulla. Forse si preparava alla tempesta.

Nelle ultime ore ha anche dovuto incassare lo sfogo dell’avvocato di Weinstein che l’ha definita “ipocrita” accusandola di avere una “doppia faccia”. Se gli amici e le amiche sono rimaste in silenzio, i nemici fanno sentire la loro voce. Almeno quelli non l'hanno mai abbandonata….

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