Box Office

Hollywood lo ha capito da tempo e, ormai, lo mette puntualmente in pratica. Ci riferiamo alla moda, ormai non più passeggera, di suddividere in due parti l'ultimo capitolo di una saga cinematografica. Lo scopo è puramente economico e nulla ha a che vedere con un qualsivoglia interesse artistico. Perché esaurire, in un solo film, l'epilogo di una storia quando, allungando un po' il brodo, si possono portare a casa due incassi? E così, da Harry Potter e i Doni della Morte fino a The Divergent Series, per i «finali di stagione» funziona così. Non sempre i conti tornano, ma almeno nel caso di Allegiant, prima parte (la seconda, finale, Ascendant, sarà distribuita nel 2017) del romanzo omonimo della Roth e conclusione della serie sui Divergenti, ha portato bene. Il film, primo nella top ten, ha incassato 1.427.641 euro (1.606.580 se includiamo anche il mercoledì d'esordio) miglior risultato di The Divergent Series e, soprattutto, con l'onore, non scontato, di aver debuttato in Italia, primo paese al mondo a farlo vedere agli spettatori. E' stato un fine settimana anche di delusioni. Non tanto per i Coen e il loro stravagante (ma non così irresistibile) Ave, Cesare, secondo con 986.819 euro, quanto per il risultato di Fausto Brizzi e della sua zoppicante commedia Forever Young, terza con 946.363 euro.

Certo, sul risultato ha influito la decisione di mandare nelle sale, per due giorni, come anteprima, Kung Fu Panda 3, confidando nella presenza delle famiglie. Invece, gli 881.246 euro del cartone (sesto) assomigliano più a un brodino che a una coppa di champagne.

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