Box Office

È uscita, la scorsa settimana, Lui è tornato, una simpatica commedia che ipotizza il ritorno, ai giorni nostri, di Adolf Hitler. Che si sveglia, 70 anni dopo la sua dipartita, in una zona residenziale di Berlino, precisamente dove si trovava il suo famoso bunker. Il film si diverte a registrare la reazione sua, a confronto con una società completamente cambiata, e quella del popolo che si ritrova, per le strade, nuovamente il Führer. Un lungometraggio che è satira politica, tratto da un best-seller di Timur Vermes che in Germania ha venduto oltre due milioni di copie. In Italia, il film è rimasto (purtroppo) solo tre giorni nelle sale, ed è un peccato vista l'accoglienza del pubblico. Da martedì a giovedì, infatti, Lui è tornato ha raccolto 204.260 euro, in giornate lavorative, cioè, dove la gente si reca meno al cinema. Se fosse rimasto per tutto il weekend, come programmazione, certamente ce lo saremmo ritrovato in top ten, tenendo presente anche i risultati delle altre novità, non certo esaltanti. Per esempio, La coppia dei campioni, con Boldi e Tortora, ha chiuso appena in nona posizione (e ben 332 schermi a disposizione) incassando 298.323 euro. Hanno fatto decisamente meglio, sia The Dressmaker - Il diavolo è tornato (secondo, con 708.637 euro), bel drammone ottimamente interpretato da Kate Winslet, sia Zeta (terzo con 438.

506 euro), pellicola che omaggia il movimento del rap italiano, che sta spopolando tra i giovani. Si guadagna un posto tra i dieci più visti (il settimo, con 340.024 euro) anche il nuovo film di Gus Van Sant, La foresta dei sogni.

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