«Che responsabilità sostituire Terence Hill Ma io sono più felice che preoccupato»

Liotti da martedì è il nuovo protagonista di «Un passo dal cielo 4»

Paolo Scotti

Il rischio, stavolta, è doppio. A quello che sempre corre una nuova serie si aggiunge l'altro, che correrà il protagonista. Perché Daniele Liotti sa benissimo che, fra le cime innevate di Un passo dal cielo, i telespettatori sono abituati a vederci cavalcare Terence Hill. Sa che prendere il posto del popolarissimo cowboy della tv, in una serie che ha raccolto 6 milioni di ascoltatori inon sarà facile. E sa che, all'indomani del primo episodio della serie numero 4 (da martedì in prima serata su Raiuno) il capro espiatorio, o il vincitore morale, sarà solo lui. «Raccogliere il testimone da un attore amato come Terence Hill è un problema sospira Liottii -, ma anche un'opportunità. Io poi Hill lo adoro: è stato un eroe della mia infanzia!». Nonostante tutto, quando il produttore Luca Bernabei gli telefonò per proporglielo Liotti esitò . «Poi ho pensato due cose. Con la Lux io ho un rapporto di fiducia reciproca: alcuni anni fa sostituii all'ultimo il protagonista di Sant'Antonio da Padova, e il risultato fu straordinario. Seconda: quando hanno riferito ad Hill che il suo successore sarei stato io, lui ha dato un convinto assenso. Potevo fare a meno di dare il mio?». A rigor di termini, quella affrontata da Liotti non è una vera sostituzione ma, piuttosto un avvicendamento: «Alla fine della scorsa serie Pietro Thiene (cioè Hill) partiva per il Nepal; all'inizio di questa si avvicenda al comando della stazione della Guardia Forestale di San Candido il capitano Francesco Neri. Cioè io». Non basta: i due personaggi sono deliberatamente diversi, non solo per età e curriculum, ma soprattutto per formazione umana. «Thiene era un riflessivo taciturno, un solitario che risolveva i casi sulla base dell'intuito; Neri, da ex membro di un reparto speciale dell'esercito, è un uomo d'azione, un ufficiale dinamico che conta molto su una precisa preparazione atletica: oltre a cavalcare nuota, corre, si arrampica. Ad accumunare i due c'è, semmai, un passato sentimentale agitato, che insegue entrambi come un'onda. Finchè Neri, separato dalla moglie, a San candido troverà l'anima gemella». Ma cos'ha spinto Terence Hill alla grande rinuncia? «Il troppo lavoro. I sei mesi delle riprese di Don Matteo sono già sufficientemente duri; gli altri sei per Un passo dal cielo cominciavano a pesargli troppo». Quando i due si sono incontrati (una volta sola, per un servizio fotografico), «Terence, che è uomo di poche parole, non mi ha detto nulla. Ma il suo sguardo buono e sornione sembrava volermi incoraggiare. Lui è un gran generoso».

Interpretato come sempre anche da Francesco Salvi, Gianmarco Pozzoli e Rocio Munoz Morales (mentre i personaggi di Katia Ricciarelli o Gabriele Rossi hanno abbandonato), Un passo dal cielo 4 sembra mirare a un ringiovanimento del suo pubblico. Non solo col nuovo protagonista, ma anche col curioso inserimento di Fedez, il rapper che interpreterà sé stesso.

«Insomma: quest'occasione mi rende più felice che preoccupato», osserva Liotti (che per Mediaset ha appena finito di girare Immaturi di Rolando Ravello, serie tratta dall'omonimo film, e Squadra Mobile ). Una sola amarezza: «La decisione Rai di non proseguire Un'altra vita, nonostante gli eccellenti ascolti e le pressanti richieste del pubblico. Pazienza: non si può avere tutto».

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