"Chiedo scusa proprio a tutti. Anche a traditori e sciacalli"

Insinna risponde alle critiche su Facebook: "Tanto odio solo per qualche punto di share. Che tristezza"

"Chiedo scusa proprio a tutti. Anche a traditori e sciacalli"

Il "caso Insinna" scoppia dopo che Striscia la notizia ha mostrato dei video fuori onda di Affari tuoi, in cui il conduttore insulta alcuni concorrenti. Dopo i video, Striscia ha anche letto alcuni brani dal libro-autobiografia di Insinna (Neanche con un morso all’orecchio, Mondadori 2012) in cui insulta una infermiera e immagina di «fargliela pagare ». E ieri sera la trasmissione satirica ha trasmesso altri video dove si vede Insinna che dà ancora in escandescenze mentre il pubblico lo guarda attonito. E dopo giorni di critiche e polemiche, il conduttore ha deciso di replicare con una lettera di scuse, pubblicata sulla sua pagina Facebook. Eccola.

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Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all'ultima, dal primo all'ultimo. Le mie scuse sono rivolte anche a chi ha fornito immagini dal Teatro delle Vittorie e registrazioni audio prese dalle scale, fra i camerini e le nostre stanze. Sì, voglio davvero scusarmi anche con chi ha tradito la mia fiducia perché, purtroppo senza volerlo, li ho costretti a dare il peggio di loro stessi. Quasi quanto me. Mi spiace davvero. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima. Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto. Uno nessuno centomila. Grido, litigo, urlo, dico cose che non penso perché vorrei che tutto fosse sempre perfetto. Poi faccio battute in dialetto mischiate ai titoli dei film che amo. Odio i toni beceri ma poi sono un fenomeno a usarli. È successo tante volte (mi sono sempre scusato), potrebbe accadere ancora. Ma ci metto sempre la faccia. Sempre in prima fila. In primissima se c'è da prendere i fischi. Gli applausi e i premi (chi mi conosce lo sa) amo condividerli con i compagni di viaggio. Ho sempre difeso un programma che amo, ingiustamente infangato da anni, sempre e comunque. Sì, sono questo e sono quello. Se adesso vi aspettate una lista di mie buone azioni, mi spiace, resterete delusi. Se avrete voglia o curiosità, le troverete da voi.

Un'altra cosa che mi fa infinitamente tristezza, quanto le mie scenate, è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l'odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro. Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà. La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona.

Ah, una cosa che non potete

sapere, i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa: «Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo. Grazie a tutti. Buonanotte».

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