Un'operazione (finanziaria) da manuale

Così Indigo Film e Medusa hanno prodotto il successo de "La Grande bellezza"

Sabrina Ferilli nel film "La Grande bellezza"
Sabrina Ferilli nel film "La Grande bellezza"

La grande bellezza di Paolo Sorrentino è un film da manuale produttivo e di come si costruisce oggi un'opera di livello internazionale che, nei Paesi in cui è uscito (mezza Europa e Stati Uniti), ha superato i 20 milioni di dollari di incasso (di cui 7 milioni e 200mila euro in Italia). Poco più di 9 milioni e 200mila euro il costo industriale dichiarato dai produttori Nicola Giuliano e Francesca Cima della «Indigo Film» (la società con cui il regista collabora fin dall'esordio di L'uomo in più) al Ministero dei Beni e le attività culturali che ha concesso un contributo di 1,1 milioni di euro (ricordiamolo, non a fondo perduto). Nella partita è entrata subito Medusa, controllata Mediaset, con 3 milioni e 700mila euro, diventati 5 milioni e 500mila euro con le spese di lancio e di copie. Poi il film è diventato una coproduzione italo-francese con l'ingresso delle società d'Oltralpe Babe Films, Pathé e France 2 Cinéma. In Italia ha ottenuto il tax credit per un milione di euro grazie a due soggetti privati come Banca Popolare di Vicenza e Biscottificio Verona.

Altre risorse sono giunte dall'Europa con il Programma Media e il supporto di Eurimages (650mila Euro). Infine il sostegno della Regione Lazio con il Fondo per il cinema e l'audiovisivo e, non ultimo, il supporto di Roma Lazio Film Commission che ha agevolato le location capitoline.

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