Dal nostro inviato a Torino
Torino, trentesimo anno. Milano, prima edizione. Conclusi, a un mese di distanza, i due grandi appuntamenti del libro, possiamo tentare un inevitabile - confronto. Con una riflessione (finale), qualche giudizio, dei voti. Questi.
SERVIZI La fiera Milano-Rho è un'astronave a propulsione nucleare dal design avveniristico e tecnologia del XXI secolo. Il Lingotto è una Fiat Duna, versione famigliare, color malva. È una metafora, ma per capirci. Milano ha una struttura nuovissima, spazi ampi, luminosi, insonorizzati, bagni perfetti in ogni ordine di corridoi, bar eleganti, moquette pulitissima, panchine per riposarsi in giro per i padiglioni... Torino... beh... Torino è... diciamo «fané».
Voto: Milano 10, Torino 1
LOCATION Il Salone del libro di Torino è a Torino. Tempo di Libri, cioè il salone del libro di Milano, è a Rho. Per vedere il nuovo modello di un divano da 15mila euro, puoi andare a farti un giro nell'hinterland al Salone del Mobile, per dire. Per comprare un libro, vai in centro. Fine.
Voto: Rho 2; Torino 8
PROGRAMMA Sono uguali, dài. Nicola Lagioia ha svecchiato un po' la direzione Ferrero, ma Ferrero è più colto (e furbo) di Lagioia. Sì, a Torino c'è stato qualche big internazionale in più rispetto a Milano: Richard Ford ad esempio. Ma per il resto gli incontri e gli «eventi» sono identici. E troppi, in entrambi i casi. Anche i manifesti erano identici, con il tema del muro e dei confini. E poi a una fiera di libri, si parla di libri. E i libri, a un mese di distanza, sono gli stessi.
Voto: Milano 5; Torino 6
EDITORI Naturalmente sono gli stessi, qua e là. Con (più o meno) i medesimi stand e le medesime proposte. Qualche grosso gruppo in più a Milano (Mondadori e Gems), qualche piccolo editore in più a Torino (ad esempio Corraini che fa cose bellissime, oppure e/o, per dirne due). La differenza? Milano (cioè l'Ente fiera) ha coinvolto gli editori nell'organizzazione e nel programma; mentre Torino fino a ieri (quest'anno la concorrenza gli ha fatto abbassare la cresta) ha trattato gli editori come degli edicolanti, più o meno: imponendo costi degli stand, calendario, programma...
Voto: Milano 7-; Torino 7+
COSTI Il biglietto d'entrata per i visitatori è uguale, 10 euro. Ma a Torino, i torinesi arrivano al Lingotto facilmente; a Milano i milanesi pagano 5 euro di metropolitana, a/r. E per chi arriva in auto, il parcheggio a Rho-Fiera costa 10 euro, come l'ingresso. Non ci siamo.
Voto: Milano 4; Torino 8
FESTE Milano puntava su Fuori Tempo di libri, sul modello del Salone del Mobile. È stato un fallimento. Tra Rho e il centro di Milano, si fa prima ad andare al Covo di Santa Margherita Ligure, che è anche più bello. Disastro. Torino quest'anno ha umiliato la concorrenza con (sono solo esempi): giovedì party all'ultimo piano super cool del grattacielo Intesa Sanpaolo; venerdì solita caoticissima e folle festa alla Società canottieri, sul Po; sabato festone in stile Twin Peaks fino all'alba nel cortile, aule, corridoi e terrazza della Scuola Holden.
Voto: Milano1; Torino 10
CIBO Dentro le fiere si mangia per alimentarsi, non per piacere; e comunque sempre malino. Però fuori da Rho-Fiera ci sono cani che abbaiano in parcheggi deserti, e non trovi neppure l'uscita con la macchina. Fuori dal Lingotto, a un minuto a piedi, c'è Eataly.
Voto: Milano 1; Torino 8
SALA STAMPA Quella di Torino è ricavata da un vecchio commissariato della Securitate della Romania di Ceauescu, solo un po' più triste (per fortuna c'è la scicchissima Lounge del Circolo dei Lettori). Quella di Milano invece è la più bella del mondo: comodissima, spaziosa, silenziosa, high tech e con buffet ininterrotto.
Voto: Milano 10; Torino 0
VISITATORI Tempo di Libri, a Milano, un mese fa ha avuto 60.796 visitatori, più 12mila nel «Fuori Fiera» (che non significa niente) con incontri semideserti. Il Salone di Torino nel 2016 ha chiuso con 126mila biglietti venduti. I dati ufficiali di questa edizione con tutti gli incontri strapieni - si sapranno solo oggi, ma l'impressione è che ci sia stata molta (ma molta) più gente dell'anno scorso. Diciamo 150mila visitatori? Di più? Comunque, non c'è stata partita.
Voto: Milano 3-; Torino: 9
IDEA DI SALONE Gli errori di Milano sono tanti: location e date sbagliate, l'idea devastante di rifare Torino 30 anni dopo, mettere a dirigere il programma un'amica di Lagioia: risultato una fiera per addetti ai lavori, più piccola, organizzata benissimo ma con l'unico difetto di aver dimenticato di invitare i lettori; il fatto è che, quando se ne ricorderà, Milano si metterà in tasca Torino nel giro di due-tre edizioni. L'errore di Torino, invece, è di rispondere a Milano solo facendo leva sull'orgoglio sabaudo (tassisti e camerieri ai milanesi, in questi giorni, dicevano: «Volevate fregarci, eh...») e per il resto lasciare tutto esattamente com'era, chiamando a raccolta città, scolaresche, sponsor e fondi pubblici. Tutto bene: ma il modello, alla lunga, durerà?
CONCLUSIONE Torino è una fantastica festa nazional-popolare del libro e del lettore, con un pubblico affezionatissimo, amatissima dagli editori, gli scrittori, la grande stampa. Milano può essere un'eccellente fiera internazionale dell'editoria e del mercato del libro, interessantissima per gli addetti ai lavori.
E quindi? Quindi se Milano e Torino invece di fare un Salone uno contro l'altro, ne facessero due diversi (ma davvero diversi: come idea di fondo, linea politico-editoriale, programma, date...), allora li promuoveremmo entrambi. Per il resto, ci vediamo l'anno prossimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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