Con la cultura si mangiano le «odi»

All'Elfo di Milano lo spettatore sceglie i sonetti da uno speciale menù

Maria Lucia Tangorra

Volete assaporare il vero gusto delle poesie? Il menu della poesia fa per voi! A partorire il progetto è un giovane attore professionista, Marco Bonadei, seguito a ruota da amici-colleghi (A. C. Barbera, M. Bernardi, M. de Mojana, A. Di Genio e molti altri) pronti a indossare i panni di maître per servirvi con il componimento che ordinerete. «Tutto è nato per gioco, solleticati dalla frase: con la cultura non si mangia», ha raccontato la compagnia. Son andati in strada a trovare gli spettatori e, vedendoli all'opera, state sicuri che riescono a calamitare l'attenzione del passante più distratto. Fino al 15 luglio al Bistrlinda dell'Elfo Puccini di Milano si rientra in teatro. Per cinque sere a settimana, alcuni degli attori si alterneranno nell'offrirvi quattro brani scelti da loro che rispecchiano il tema del giorno tra love, familykids, xxx, myself e worldwide. Al contempo, voi potrete selezionare alla carta non la pietanza, ma le poesie che desiderate ascoltare a pochi centimetri di distanza. Si va da quelle della nostra tradizione alle golose, dalle piccanti alle romantiche, passando per gli international cocktails come Sonnet 18 di Shakespeare in v.o. Dal teatro si ripartirà tra bar, feste private anche a domicilio ed esibizioni in strada. «Siamo aperti a nuovi incontri anche con onlus», hanno detto.

Quest'estate potrete trovare due di loro on the road per tutto lo Stivale e altri in quartieri popolari e non. Con delicatezza si avvicinano e con ottime doti interpretative vi servono il «piatto». Ci sono versi per tutti i palati e questi artisti sono decisi a farvelo scoprire a «piccoli morsi».

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