De Niro padre tormentato elimina il film anti-vaccini

L'attore aveva previsto il documentario dell'ex medico Wakefield al «Tribeca Festival» ma dopo le polemiche ha cambiato idea

Cinzia RomaniSe fosse soltanto un attore. Ma Robert De Niro è un'icona e per quanto parli poco, soprattutto di sé, adesso è entrato nelle conversazioni nazionali, in America e anche fuori dagli States, per quel poco che ha detto. Perché stavolta, lui così parco di parole, è stato a sentire la comunità scientifica che, tramite migliaia di dottori, si prende cura delle persone autistiche. E le numerose famiglie coinvolte nella drammatica esperienza di convivere con qualcuno che si chiude in se stesso, buttando via la chiave. C'è un perché lui, l'artista tutto d'un pezzo che detta legge a Hollywood, ha ritirato dal suo Tribeca Film Festival (New York, 13-24 aprile) il film documentario d'apertura Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe («Vaccinati: dall'insabbiamento alla catastrofe»), incentrato sul legame tra i vaccini MMR e l'autismo. Il regista e co-autore del docufilm, lo pseudoscienziato Andrew Wakefield, è un dottore radiato dall'albo dei medici nel 2010 proprio per via d'un suo studio sul tema, pubblicato sull'autorevole rivista scientifica The Lancet, quindi ritirato per inattendibilità: non era il caso di rimettere il dito nella piaga in un fstival di cinema. E siccome un bel po' di genitori di figli autistici avevano abbracciato la tesi di Wakefield, la faccenda poteva diventare rischiosa per la salute pubblica. Per l'immagine della star, poi, sarebbe stato pessimo legittimare teorie screditate. «Non credo che il film possa contribuire alla discussione come avevo sperato. La mia intenzione, nel proiettare questo film, era fornire un'occasione di dibattito a un tema profondamente personale, per me e per la mia famiglia», ha chiarito Bob in una nota. Il fatto è che lui, sei volte padre, e la moglie Grace Hightower, ex hostess, hanno un figlio autistico, il diciottenne Elliot, del quale il due volte premio Oscar aveva già parlato, commuovendosi fino alle lacrime, nel 2013, durante il lancio di Il lato positivo, dramma romantico di David O.Russell. Dove pure si parlava della sfida speciale che attende un padre con un figlio problematico: per tale motivo Toro scatenato aveva accettato di girare. «Il privato è il politico», suonava uno slogan sessantottino, che calza a papà Bob, spesso protagonista di film nei quali la paternità, più dolorosa che entusiasmante, è al centro della narrazione, come in Stanno tutti bene.Con la paternità la star di Taxi Driver ha un conto aperto: suo padre Robert, scultore e pittore morto nel 1993, abbandonò lui e la moglie Virginia Admiral per vivere liberamente la propria omosessualità, come amante di Tennesse Williams e Jackson Pollock. Trauma che Bob ha digerito da vecchio, grazie al documentario Remembering the Artist Robert De Niro Senior. Amante delle donne nere, il leggendario interprete conta sei figli: i gemelli Julian e Aaron, nati da una «madre in affitto» e avuti con Toukie Smith; Drena e Raphael, nati dal matrimonio con l'attrice Dianne Abbott, infine Elliot ed Helen Grace, nata a 13 anni di distanza dal fratello, grazie a una madre surrogata.In qualità di nonno Bob può dare ancora il meglio, come in parte s'è visto in Lo stagista inaspettato, il cui personaggio di vedovo ancora piacente e prodigo di consigli ai giovani colleghi aveva convinto il pubblico. Vedovo in forma torna, per esempio, con Nonno scatenato, che la Eagle manderà in sala a metà aprile: al funerale di sua moglie, l'attore viene invitato dal nipote (Zac Efron) a un bel viaggio liberatorio in Florida. È primavera, il nonno accetta: tutti i bikini di Daytona Beach li insegue lui, pensionato a torso nudo che guarda film porno e si produce in numeri a tre, per lo sconcerto del nipote, avvocato bacchettone.

Nuova fase emozionale post-disperazione per l'attore-feticcio di Scorsese? O il peggior film di Bob, come scrive la critica Usa, che non gli perdona una scena in cui compare una svastica disegnata col pisello? La cronaca gronda di pensionati senza freno...

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