Epica, irriverente e attuale: "The Good Lord Bird" è la nuova serie su Sky

L'abolizionista John Brown è ritratto con umorismo in una serie che sembra scritta da Mark Twain e girata assieme da Tarantino e dai Fratelli Coen. Con un impareggiabile Ethan Hawke

Epica, irriverente e attuale: "The Good Lord Bird" è la nuova serie su Sky

Dal romanzo "The Good Lord Bird", acclamato e pluripremiato, di James McBride, esce oggi, in contemporanea con l'America, l'omonima serie tv con protagonista Ethan Hawke nei panni del celebre abolizionista John Brown.

Vincente l'idea di rivisitare con verve, umorismo e intelligenza, una figura storicamente ambigua e ancora discussa perché glorificata o condannata dall'americano medio a seconda della latitudine.

"The Good Lord Bird" è un'epopea storica racchiusa in sette episodi (di cui abbiamo visto i primi due in anteprima) di circa un'ora ciascuno, ambientati nel periodo in cui l’America era divisa tra forze a favore e contro la schiavitù. Ritratto umoristico, drammatico e storico dell’America prima della guerra civile, strizza l'occhio al presente dipingendo individui che hanno nel mix tra razzismo e religione il fondamento della propria identità.

Il racconto avviene dal punto di vista di Cipollina (Joshua Caleb Johnson), personaggio di finzione. Si tratta di un ragazzino che viene accidentalmente liberato dalla schiavitù proprio da Brown (Hawke, qui anche autore e produttore) il quale, per una fraintesa mai chiarita, ritiene sia una ragazza e la "adotta". Entrata a far parte quindi di un esercito razzialmente misto e costituito da individui sgangherati, Cipollina ottiene piccoli privilegi proprio perché creduta del sesso debole ma, nel secondo episodio, per lo stesso motivo e a causa di un nuovo qui pro quo, finisce in una casa di tolleranza: del resto, come dice lei stessa, "la vita è una recita per vivere più a lungo". La sua narrazione fuori campo, forte del connubio tra speranzosa innocenza e disincantata consapevolezza, aggiunge l'avventura di formazione al racconto "storiografico", regalando perle di sottile e caustica ironia.

Catalizzatore di un umorismo più sfacciato è, invece, Ethan Hawke, occhi spiritati e capelli arruffati come non mai, che con la sua performance attoriale tiene incollati alla visione. Quando, infatti, come nel secondo episodio, il divo non è presente, la narrazione resta curiosa ma con un appeal ridimensionato. Un'assenza giustificata: se sovraesposta, una figura dalla così enfatizzata teatralità rischia di essere percepita come mera caricatura.

Il Brown di Hawke, da "pistolero del vangelo" come si autodefinisce, si ritiene giustificato nel forzare la parola di Dio e si esibisce in discorsi (di ore, è lasciato intuire) dall'afflato messianico, brandendo idealmente in una mano la Bibbia e nell'altra il fucile. Il suo carisma è selvaggio e stravagante, la sua leadership caratterizzata da sconcertante follia e accattivante simpatia.

"The Good Lord Bird" gioca moltissimo attorno ai paradossi e alle ipocrisie che si nascondono nel fervore religioso ma anche in quello ideologico, alludendo evidentemente a quel che avviene oggigiorno. Mosso da ideali irreprensibili, infatti, il protagonista si macchia di barbarie che non sfigurerebbero in un horror (del resto Jason Blum figura tra i produttori), non esitando a far fuori nel modo più cruento chi non si allinea alle sue idee.

L'ottimo uso del materiale originale fa sì che "The Good Lord Bird" faccia del

gusto per la parola il proprio cavallo di battaglia: dialoghi di vivida acutezza affrontano argomenti seri con un'arguzia umoristica di rara fattura.

Da stasera, 7 Ottobre, alle 21,15 su Sky Atlantic e in streaming su Now TV.

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