E dire che ha soltanto 25 anni. Ha già venduto 12 milioni di copie, vinto 4 Grammy Awards e addirittura un premio Oscar per la miglior canzone (Writing's on the wall per Spectre di James Bond). Insomma, Sam Smith è il nuovo fenomeno del pop ma non si comporta da popstar. Niente eccessi. Zero lussi hollywoodiani. Mai annunci choc, anzi. «Una volta Lady Gaga a Rolling Stone ha detto che la fama non mi ha cambiato: allora non capivo il senso della frase ma ora sì», ha detto l'altro giorno alla Universal qui a Milano.
Fa parte di quella generazione di artisti che sono estremamente popolari ma non basano la propria popolarità sull'aspetto fisico oppure sulla massiccia presenza sui social. Tanto per capirci, è molto più probabile che la gente riconosca i suoi brani (ad esempio Latch oppure Stay with me) piuttosto che il suo volto da bravo ragazzo di Londra. Stasera sarà ospite di X Factor e domani esce in tutto il mondo il suo secondo disco The thrill of it all, che è atteso come raramente accade. «È più scuro del primo, quasi autodistruttivo, non mi piacevo molto mentre scrivevo le canzoni. Però è stato per me una terapia per reggere l'urto della fama» ha spiegato con una pacatezza d'altri tempi anche parlando di argomenti delicati come la propria sensibilità sessuale: «A dieci anni ho detto ai miei genitori di essere gay ma solo da quattro o cinque anni mi sento davvero parte della comunità gay e ne capisco l'importanza». È un ragazzo con la testa sulle spalle, quindi vedrete che rimarrà sotto i riflettori per un bel po'. Basta leggere come ha risposto all'inevitabile domanda su Kevin Spacey: «Sono contento che stiano venendo fuori queste brutte dinamiche interne allo showbiz ma non solo». E anche nel nuovo disco la sua voce calda e molto duttile si allarga in un bel pop colorato dal soul stile Motown e dal rhythm and blues anni Settanta.
«All'inizio volevo diventare soprattutto famoso, ora punto alla qualità», dice proprio prima di annunciare che sarà in Italia l'11 maggio al Forum di Milano e il 12 all'Arena di Verona. E dire che ha appena 25 anni e ha fatto tutto da solo.
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