Il Festival Puccini vola in Iran L’orchestra al fajr music festival di Teheran

Sul podio due direttori italiani Alberto Veronesi e Paolo Olmi che si alterneranno al direttore iraniano Shardad Rohani alla guida dell’Orchestra del Festival Puccini con l’aggiunta di musicisti iraniani dell’Orchestra Sinfonica di Teheran la musica è la nostra arma più potente per sconfiggere le difficoltà di dialogo tra i popoli

Il Festival Puccini vola in Iran L’orchestra al fajr music festival di Teheran

La musica resta sempre il mezzo migliore per favorire l’integrazione culturale e la conoscenza tra i popoli. Questo lo spirito con cui il presidente della Fondazione Festival Pucciniano Alberto Veronesi ha accolto l’invito della Roudaki Foundation a partecipare al prestigioso Fajr Music Festival di Teheran. Il concerto giovedì 19 gennaio sarà l’evento finale della 32.a edizione del Festival di Teheran e vedrà protagonisti i musicisti dell’Orchestra del Festival Puccini e musicisti iraniani sotto la bacchetta di Alberto Veronesi e Paolo Olmi e del direttore iraniano Shardad Rohani. “ Oggi più che mai- dichiara Veronesi- in un contesto mondiale in cui la guerra, la morte e il terrorismo sono ancora i protagonisti della cronaca quotidiana, in cui, ancora tristemente constatiamo sentimenti di intolleranza e pregiudizi, la musica è la nostra arma più potente per sconfiggere le difficoltà di dialogo tra i popoli. E’ incredibile, - continua Veronesi- come attraverso la musica sia possibile superare difficoltà linguistiche e culturali; la mia lunga esperienza di musicista che mi ha visto a contatto con tante diverse realtà culturali in tutto il mondo oggi, ancora di più, mi spinge a dire facciamo musica, non facciamo la guerra, perché attraverso le emozioni della musica è possibile scoprirsi tutti cittadini del mondo, pur con le nostre diversità culturali.

L’evento gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Tehran e dell’Ambasciata d’Iran in Italia e l'Istituto Italiano di Cultura a Teheran oltre che dell’Istituto di Cultura Iraniano. La trasferta del Festival Puccini, in collaborazione con Romagna Musica e Emilia Romagna Concerti vedrà impegnati 32 musicisti dell’Orchestra del Festival Puccini che con i colleghi musicisti iraniani dell’ Orchestra Sinfonica di Teheran si esibiranno nel concerto in programma il 19 gennaio presso la prestigiosa Vahdat Concert Hall di Teheran. Sul podio il Maestro Alberto Veronesi che aprirà il concerto per poi cedere la bacchetta al Maestro Paolo Olmi nell'esecuzione di un affascinante programma tra Puccini, Rossini, Ciaikovskij, oltre alla Quinta Sinfonia di Beethoven. Il maestro Paolo Olmi che da decenni svolge una instancabile azione di ambasciatore della Musica in tutto il mondo, con una passione particolare per i popoli e le nazioni piu’ lontani . dichiara “Ho scoperto l’Iran attraverso il giovanissimo violoncellista Kian Soltani che suonava con noi. I suoi genitori erano partiti per l’Europa prima della sua nascita e Kian , che e’ diventato oggi uno dei più grandi violoncellisti nel mondo,sognava di vedere il Paese d’origine della sua famiglia, del quale aveva nostalgia senza averlo mai visto.

Questa volta non ha potuto essere con noi ma sono sicuro che molto presto suonerà con me a Teheran! Fajr Music Festival", nasce nel 1986 soprattutto come palcoscenico per musicisti iraniani per poi trasformarsi negli anni ’90 in un Festival Internazionale e si apre a generi musicali diversi per lo più da paesi musulmani come il Tagikistan, Azerbaijan e l'India. Oggi il Fajr Music Festival alla sua 32.a edizione vuole essere soprattutto occasione di scambi culturali tra Iran e l’Occidente e la partecipazione della Fondazione Festival Pucciniano segna l’avvio di un nuovo corso del Festival, a cui ha dato impulso nel 2014 la guida religiosa dell’Iran, l’Ayatollah Khamenei che ebbe parole di apprezzamento per la musica classica occidentale. Da quel momento sono cominciate le relazioni culturali che oggi si sono concretizzate nell’invito ad un’Orchestra occidentale. Invito che sarà ricambiato dalle Istituzioni italiane per ospitare un concerto di musica iraniana con musicisti iraniani in Italia.

L’ evento vuole anche contribuire ad un ulteriore sviluppo delle relazioni economiche tra l’Italia e l’Iran , un Paese ad altissimo tasso di crescita desideroso di tecnologia e prodotti avanguardistici e dove le opportunità per le aziende italiane sono tornate ad essere numerose già dallo scorso anno.

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