Il film del weekend: “Facciamola finita”

Commedia demenziale a sfondo apocalittico con giovani star hollywoodiane che interpretano se stesse. Un tour de force di parolacce e oscenità varie, esplicite come non mai

Il film del weekend: “Facciamola finita”

Il solo motivo per cui tra le poche uscite di questo weekend estivo spicchi “Facciamola finita”, un film lungi dall’essere consigliabile sebbene in America abbia incassato moltissimo, è che si configura come il titolo atteso con più trepidazione da moltissimi giovani spettatori, oltre che come uno dei candidati favoriti a vincere la corsa settimanale al box office. Chiarito questo, che dire? Un gruppo di attori famosi vuole fare un film stupido e ci riesce. Si potrebbe riassumere così la genesi di “This Is The End“, questo il titolo originale, opera prima di Evan Goldberg e Seth Rogen, in cui i due hanno radunato alcuni amici star del cinema, affinché si prendessero in giro recitando la versione fumettistica di sé, portando ciascuno all’esasperazione tratti del proprio carattere o della propria immagine pubblica.

Siamo a Los Angeles, alla festa di inaugurazione della nuova villa di James Franco, piena di celebrità sotto effetto di alcool e droga. La lista degli invitati comprende Rihanna ed Emma Watson, oltre che la nuova generazione di comici di Hollywood tra cui lo stesso Rogen, James Franco, Jonah Hill, Jay Baruchel, Danny McBride e Craig Robinson; (per la maggior parte grandi nomi più oltreoceano che da noi). A un certo punto un terremoto scatena l’inferno; la città brucia come previsto nel Libro dell’Apocalisse e sembra si tratti della fine del mondo. Quasi tutte le celebrities al party vengono inghiottite da una voragine; si salvano i sei amici elencati sopra, i quali, barricatisi in casa, si troveranno costretti a dividere spazi e provviste in attesa ciascuno del proprio destino.

“Facciamola finita” è un disaster movie vissuto dall’inedito e potenzialmente divertente punto di vista di attori egoisti, viziati e immaturi; una variazione su temi già ampiamente esplorati, con l’aggiunta di citazioni di classici dell’horror. In definitiva è vedere la nuova Hollywood alle prese con un’implacabile auto parodia in cui condanna la propria indole dissoluta e si lancia in riflessioni dissacranti sul senso della vita e dell’amicizia.

Nonostante siano abbastanza curati gli effetti visivi con cui è resa l’apocalisse e si respiri il divertimento provato dal cast di amici nel girare il film, il risultato sembra un episodio di South Park vietato ai minori: tra i punti più bassi quello in cui Danny McBride e James Franco discutono animatamente minacciandosi di eiaculare l’uno sull’altro.
Tra meschinità e sguaiatezze varie, le relazioni tra i protagonisti sono ritratte come fossero in un reality show ed è potente la componente voyeuristica nello spiare la caduta in disgrazia di questi inetti, goffi e puerili individui, incapaci di gestire la convivenza tra quattro mura, figurarsi la fine del mondo fuori dalla porta di casa.

Sebbene sia assai plausibile che in giro ci sia una gran voglia

di idiozia scacciapensieri, questo frullato di demenzialità feroce e inenarrabile volgarità costituisce una sorta di “trasgressione in sicurezza” destinata forse solo a combriccole di adolescenti senza genitori al seguito.

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