Cultura e Spettacoli

Gigi D'Alessio a Radio 2: "Amo la notte, fonte di grande ispirazione. Sul Sud? Razzismo culturale"

Il celebre cantautore napoletano si è raccontato ai microfoni di Radio 2, durante la trasmissione "I Lunatici". E ha parlato della notte, della sua carriera venuta dal niente e di Sanremo. E lascia una dedica ad Anna Tatangelo

Gigi D'Alessio a Radio 2: "Amo la notte, fonte di grande ispirazione. Sul Sud? Razzismo culturale"

Ha parlato della notte, per lui fonte inesauribile di ispirazione. Gigi D'Alessio, ai microfoni de "I Lunatici", in diretta ogni notte dagli studi di Radio 2, ha spiegato agli ascoltatori il suo rapporto con l'ora in cui tutti dormono: "La notte è per scrivere canzoni, per riflettere. È bella perché quando si va a letto bisogna pensare alla cosa più bella che è capitata durante il giorno, così la mattina ti svegli con il sorriso". Il celebre cantautore napoletano ha raccontato di aver scritto gran parte dei suoi successi in quel frammento di giornata, tra cui "Non dirgli mai". E se è riuscito a farlo in quel momento è "perché il telefono non squila, i bimbi dormono, c'è silenzio, quel silenzio che crea un clima magico". Il cantante ha anche rivolto un pensiero a tutti quelli che, durante la notte, "lavorano per regalarci un sorriso la mattina. Che sia un cornetto, un pezzo di pane. A chi cura la nostra sicurezza, vegliando su di noi. Ai medici. Agli infermieri. A chi è all'opera mentre la stragrande maggioranza della gente riposa".

Il razzismo culturale verso il Sud

Ma a Roberto Arduini e ad Andrea Di Ciancio ha raccontato anche diversi altri aspetti della sua carriera. "Ho venuto 20 milioni di dischi originali", ha ricordato il cantautore. Che ha aggiunto: "Io sono nato per non avere, così tutto quello che ho avuto è tutto in più. Quando nasci in una città difficile, quando vieni dal Sud, ti pensano come uno che non deve avere. Se poi riesci a farcela diventa quasi un miracolo". E ha proseguito facendo un esempio calcistico: "Se il campionato lo vince la Juve è normale, è giusto. Se lo vince il Napoli è un miracolo. C'è razzismo culturale".

La carriera "venuta dal niente"

D'Alessio ha poi ricordato come sulla sua musica le persone si dividono: "Gigi D'Alessio o si ama o si odia, io ho avuto tante soddisfazioni nella mia vita. Ho ricevuto molto di più di quello che meritavo, per questo mi sento fortunato rispetto a chi, magari, fa il mio stesso mestiere. Sono felice, ho avuto tanto, per questo non mi interessa niente quando qualcuno dice che non merito di stare dove sto. Io sono una persona che non si sente arrivata".

D'Alessio e la musica trap

Durante il colloquio radiofonico, il cantante napoletano ha parlato anche del nuovo fenomeno musicale della trap: "È un mondo che guardo con molto interesse. Ho quattro figli, quello di 15 anni mi parla sempre di Sfera Ebbasta, Salmo. È un fenomeno che rispetto. Anche io venivo considerato una novità 25 anni fa. Poi è la durata che ti fa diventare non più una novità ma una certezza". E sui giovani artisti che si affacciano al panorama musicale ha aggiunto: "Bisogna avere rispetto per questi ragazzi che hanno successo. Davanti al successo non devi mai porti troppe domande, se questi ragazzi riempiono i palazzetti e vengono ascoltati dai giovanissimi 24 ore al giorno ci sarà un motivo".

La partecipazione a Sanremo

Sulla possibilità di una partecipazione al festival di Sanremo, Gigi D'Alessio commenta: "Leggo anche io notizie che circolano. Una volta mi danno in coppia con Anna (Tatangelo, ndr), una volta in coppia con Nino D'Angelo. Io, personalmente, non ho presentato nessun brano. Poi, se l'ha presentato Anna o se l'ha presentato Nino non lo so. Io sicuramente non sarò al Festival di Sanremo, ho altri progetti". E ha concluso l'intervento proprio parlando della compagna, facendole una dedica: "Cosa le direi? Amore mio, svegliati con un sorriso.

Questo è l'augurio più bello".

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