«Il governo si impegni a riconoscere i risarcimenti»

Pier Francesco Borgia

«Abbiamo deciso di presentare una mozione per rilevare una serie di problematiche che spero possano emergere con più chiarezza proprio nel Giorno del Ricordo». Con queste parole, Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia ha aperto ieri un incontro con i giornalisti a Montecitorio per annunciare il suo impegno in favore delle ragioni degli esuli giuliano-dalmati. Ad affiancarlo in questo compito ci sono anche il suo compagno di partito Elio Vito e il senatore Carlo Giovanardi (Identità e Azione). Quest'ultimo sottolinea i gravi ritardi del nostro Parlamento e più in generale delle nostre istituzioni nel lenire le ferite ancora aperte dalla diaspora forzata e dalla tragedia delle foibe. Gli esuli istriani, ricorda Giovanardi, sono oltre 300mila e da più di quattro anni le associazioni che li rappresentano hanno smesso di ricevere aiuti e finanziamenti. Cosa che - spiega - mette a rischio questa stessa identità culturale. Giovanardi ricorda poi che lo stesso Stato, che ha saputo premiare la città di Zara con la Medaglia d'oro (un terzo degli abitanti morì durante le più tragiche fasi finali della Seconda guerra mondiale), ancora non ha trovato modo di consegnarla con una cerimonia ufficiale.

Il deputato Vito ricorda poi che è stato merito proprio del Governo guidato da Berlusconi se nel 2004 è stata finalmente istituita la Giornata del Ricordo. E che ancora c'è molto da fare per aiutare gli esuli. A cominciare dalla spinosa questione dei risarcimenti. «La mozione, tra le altre cose, - gli fa eco Gasparri - impegna il Governo a fare in modo che le somme eventualmente incassate in base all'impegno a suo tempo assunto dall'ex Jugoslavia rimangano destinate all'ambito di interessi delle comunità degli esuli».

E sempre a Montecitorio è stato celebrato il Giorno del ricordo davanti ad alcuni rappresentanti dell'esodo Giuliano-Dalmata.

Alla presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso è stato letto un messaggio del Capo dello Stato nel quale Sergio Mattarella sottolineava come l'Europa unita sia stata «la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione».

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