"Ho la sindrome da soubrette"

Il giornalista del Fatto quotidiano: "Vado anche dall'estetista, a farmi le mani. Ammetto di curarmi molto"

"Ho la sindrome da soubrette"

"Ho la sindrome da soubrette". La confessione è quella di Andrea Scanzi, giornalista del Fatto quotidiano. In una intervista a Vanity Fair, Scanzi rivela: "Mi piacciono le donne, anche troppo. Ma fino a un anno fa si diceva che fossi gay, invece non lo sono, e neanche bisessuale. Traggono in inganno gli orecchini, gli anelli. Una volta, su consiglio di Aldo Busi, ho provato a togliermeli, ma dopo un mese me li sono rimessi. Ho smesso di farmi le lampade due anni fa. Fanno male e sono ridicole, lo so, ma detesto vedermi cadaverico, ho la pelle molto bianca. Oggi ogni tanto mi do uno spray autoabbronzante, o mi faccio truccare in tv.

So che a volte esagero, e cado nell'effetto Carlo Conti. Vado anche dall'estetista, a farmi le mani. Ammetto di curarmi molto, ho la sindrome della soubrette: il complimento più grande che una donna può farmi è dirmi che è venuta a letto con me perché sono bello".

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