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Cristina D'Avena: "Mi piace risvegliare il desiderio. Sono bambina e amante"

Erotismo, amore e desiderio: così si mostra Cristina D'Avena tra le pagine di Vanity Fair e in una lunga intervista racconta cosa vuol dire essere un'icona

Cristina D'Avena: "Mi piace risvegliare il desiderio. Sono bambina e amante"

Cantante, attrice e oggi anche icona sexy. L’età è solo un numero per Cristina D’Avena che a 56 anni conserva ancora tutta la bellezza della sua gioventù. Ha segnato un’epoca con le sue canzoni che hanno fatto sognare i più piccoli (ma anche i più grandi) e, nonostante lo scorrere del tempo, il suo fan club è più attivo e caloroso che mai. Eletta nuova icona di erotismo, è il settimanale di Vanity Fair che ha voluto mostrare a tutti il nuovo volto di Cristina D’Avena, regalando alla celebre cantante una copertina in cui appare in tutta la sua scintillante e immutata bellezza. E nella lunga intervista Cristina D’Avena afferma: "In tempi incerti, l’unico modo per esorcizzare la paura è coltivare e praticare il desiderio".

E nei panni di una moderna Dita Von Teese, con sguardo fiero e sorriso ammiccante, Cristina D’Avena si rivela tra lavoro, sogni, desideri e racconta anche come ha vissuto il primo lockdown nei mesi di marzo e aprile. "Abbiamo perso l’innocenza. Confinati lì, tutti insieme tra dirette Instagram e canzoni sui balconi eravamo da soli ma comunque in compagnia e invece… eccoci qui più delusi e più arrabbiati che mai – rivela -. Siamo spaventati dall’economia e dalle nostre insicurezze". E qui arriva la provocazione di Cristina D’Avena che si è messa a nudo per i suoi fan per celebrare "l’amore, la vita, il nostro corpo e quello degli altri, la sessualità e ciò che amiamo veramente, per superare questo momento difficile".

"Mi piace risvegliare il desiderio – aggiunge-. Questa figura di donna bambina è rassicurante. Perché sembra che la gente mi conosce da sempre. Posso essere semplice donna, ma anche una migliore amica e insieme l’amante di qualcuno. Sono contenta di essere una fonte di attrazione. Questo, per me, vuole essere una provocazione. Un invito a sciogliersi, a tollerare e ad amare di più". E poi aggiunge: "Nel mentre dico anche di spegnere i social e di cominciare ad amare se stessi. Perché, soprattutto oggi, ci si è dimenticato di tutto, persino di volersi bene".

E l’intervista procede affrontando anche argomenti meno "scabrosi", come la famiglia, il ricordo di sua madre che "è dall’altra parte del cielo" e come abbia intrapreso la carriera di cantante. "Prima dei Puffi c’era stata la sigla di Bambino Pinocchio – racconta Cristina D’Avena -. Ricordo perfettamente che mio padre mi aveva accompagnato negli studi di registrazione a Milano e poi mi aspettava fuori. Quello che successe dopo fu pazzesco".

E quel successo continua ancora oggi, dato che le canzoni di Cristina D’Avena sono sulla bocca di tutti e gli stadi sono pieni dei suoi fan.

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