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John Lennon, negata la libertà al suo assassino

L'assassino di John Lennon si è vista negare la possibilità di rilascio con la libertà vigilata: ecco cosa fa oggi Mark David Chapman e quando potrà chiedere ancora di uscire

John Lennon, negata la libertà al suo assassino

L'omicida di John Lennon ha visto respinta la sua domanda di uscita dal carcere sulla parola. È la decima volta che accade, come riporta il Daily Mail.

In questi giorni, Mark David Chapman, 63 anni, è comparso in un'udienza di fronte a un collegio di tre persone. Il collegio gli ha negato la libertà vigilata e l'uomo potrà rifare domanda solo nel 2020. Chapman è rinchiuso nel Wende Correctional Facility per aver sparato e ucciso l'ex Beatles l'8 dicembre 1980 all'ingresso del Dakota Building di New York. L'omicida ha affermato in passato di essere invidioso della fama dell'artista. Con l'occasione dell'udienza - la cui motivazione non è stata però ancora diffusa - è stata rilasciata una nuova foto di Chapman, in cui il detenuto, che lavora in carcere come impiegato amministrativo e beneficia di 3 ore d'aria al giorno oltre che delle visite coniugali, appare dimagrito e stempiato.

La vedova di Lennon Yoko Ono non ha rilasciato dichiarazioni, ma il suo avvocato Jonas Herbsman ha affermato che la donna abbia inviato una lettera alla commissione per il rilascio chiedendo che Chapman restasse in prigione. In passato, Ono aveva espresso perplessità su un eventuale rilascio: la vedova teme per la propria incolumità e per quella dei figli del cantante, Julian - nato durante il primo matrimonio con Cynthia Powell - e Sean, avuto appunto con l'artista di origine asiatica.

La scorsa settimana, i fan di Lennon e dei Beatles si sono riuniti allo Strawberry Fields Memorial Park, che si trova all'interno del Central Park a New York, per manifestare anche loro contro il rilascio di Chapman.

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