Cultura e Spettacoli

L'Italia di Muccino? Un Belpaese da buttare

di Gabriele Muccino con Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart

Vangelo secondo Muccino, capitolo 1. Tutte le femminucce esercitano il mestiere più vecchio del mondo, quando non nei costumi, certamente nella cattiveria. C'è chi calpesta il marito e gli nega di vedere il figlio e chi se la spassa con tutti gli amici della compagnia. La mogliettina che tradisce e la compagna di scuola «allegra».

Vangelo secondo Muccino capitolo 2. I maschietti non hanno nulla da ridere. Trattasi di corruttori, falliti, ambiziosi disposti a scendere a ogni patto, ladri di fidanzate agli amici più cari. E, per soprammercato, sfaccendati incapaci di trovare lavoro. Si noti bene che i tangentisti sono rigorosamente di destra e - nemmeno a dirlo - la più becera. Con tanto di mussoliniani riferimenti.

Gli anni più belli racconta l'Italia più brutta con un saluto caro a sessismo, donne oggetto e retorica. Per non farsi mancare nulla, neppure strafalcioni storici. Di scontri di piazza tra polizia e manifestanti ambientati dal regista nel 1982, nell'anno di Tardelli e Paolo Rossi non ce n'era ombra. Per trovarli bisogna retrocedere di un lustro abbondante. Diciamo al '76. Ma tant'è. Muccino racconta quarant'anni della nostra vita passeggiando tra il crollo del muro e Tangentopoli, Forza Italia e l'11 settembre fino ai sogni grillini del pentastellato pentito Claudio Santamaria che, con quattro amici dai tempi della scuola, rincorre sogni e ambizioni, più spesso scivolando che non raccogliendo successi per poi ritrovarsi a un capodanno dei giorni nostri a festeggiare tutti insieme tra figli persi e recuperati.

Litigi superati e amori ricostruiti. Un film che piacerà alla gente che piace ma poco si preoccupa di guardare al prestigio di un Belpaese, ancora una volta svilito tra le facce vuote e opportuniste, mercenarie e traditrici di un'Italia che vivaddio sa essere anche diversa.

Una narrazione che abbandona l'orizzontalità dello schema seguito in A casa tutti bene per riprodurre uno spaccato verticale che affonda le radici nel passato.

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