Cultura e Spettacoli

Il meglio degli Emerson, Lake & Palmer per rivivere il suono "spaziale" anni '70

Dieci long playing racchiudono la produzione più innovativa della band

Il meglio degli Emerson, Lake & Palmer per rivivere il suono "spaziale" anni '70

Negli anni Settanta non c'era la tecnologia di oggi, ma c'era un gruppo rock che ha fatto della tecnologia di avanguardia il suo marchio di fabbrica che ancora oggi lascia il segno. Si tratta del miscuglio di suoni spaziali, rock e musica classica definito progressive rock, interpretato al meglio da Emerson, Lake & Palmer. Un muro mostruoso di sintetizzatori (moog) da cui mastro Emerson faceva uscire suoni strazianti e mai sentiti prima accompagnati dalla macchina cinetica del basso di Lake (che ogni tanto imbracciava la chitarra) e dei tamburi di Palmer. Dischi come il seminale Tarkus hanno appena compiuto mezzo secolo e - anche se Emerson e Lake non ci sono più - il loro lavoro è ancora esempio per generazioni di musicisti. Naturalmente gli ELP (come venivano anche chiamati) dal vivo creavano uno spettacolo cosmico, scavando anche nei meandri della musica classica, ricostruendo a meraviglia opere come Pictures at an Exhibition di Musorgskij. Se, ripetiamo, la loro forza erano i concerti, è una festa per i fan questo cofanetto di 10 long playing e 7 cd che ripropone i loro show più spettacolari e anche rari, dal titolo Out of This World Live che copre il periodo 1970-1997.

Gli ELP furono un vero supergruppo, nato dall'incontro di Emerson, già leader compiuto dei classicheggianti Nice (l'album The Thoughts of Emerlist Davejack è il preludio al suono poi sviluppato dalla band) e Lake che usciva dal clamoroso successo dell'album dei King Crimson In the Court of the Crimson King. I due si incontrarono dopo un concerto delle rispettive band al Fillmore di San Francisco e fu subito amore. Il fantasioso batterista Carl Palmer (anche lui grande visrtuoso) dopo le esperienze con Chris Farlowe e The Crazy World of Arthur Brown, fu strappato al rock blues degli Atomic Rooster. La leggenda vuole che alla band dovesse aggiungersi anche Jimi Hendrix ed effettivamente vi fu un incontro in una camera d'albergo con il chitarrista di Seattle, incontro in cui si narra che a un certo punto spuntò su un tavolo una pistola estratta dal road manager di Hendrix. Gli ELP quindi prudentemente diedero vita, nel 1970, al glorioso trio e si trovarono subito sul tetto del mondo. Si sciolsero presto ma tornarono periodicamente trovando subito quell'intesa che solo tre macchine da guerra potevano ritrovare. Il loro successo fu immediato e strepitoso. Un giorno si esibivano alla piccola Plymouth Guildhall e una settimana dopo erano già all'Isola di Wight davanti a 600mila fan impazziti per il loro strano repertorio. Il concerto a Wight è uno dei più emozionanti e veraci documenti del cofanetto, che mostra quando la band, in quel lontano 1970, fosse avanti rispetto ai tempi e alle mode. Stesse meraviglie nel concerto California Jam, 1974. La band sfoderò un incredibile repertorio al California Jam Festival, al famigerato ontario Motor Speedway, quel 6 aprile 1974, ingaggiando battaglie musicali con gruppi come Deep Purple, Black Sabbath, Eagles.

Dal '74 al '76 la band si prese una pausa dalla incessante attività live, soprattutto dopo l'estenuante tour di Brain Salad Surgery. Nel '76 presero a lavorare all'ambizioso Works, un particolare doppio album che comprendeva una facciata solista ciascuno e un ultimo lato collettivo. Era scoppiato il punk quando partirono, con coro e orchestra, ma nel '77 all'Olympic Stadium di Montreal, fecero la loro figura. Nel 1978, con il cambiamento delle mode musicali, gli ELP si separano ancora dopo l'uscita di Love Beach (1978)e tornano all'inizio degli anni Novanta con Black Moon. Non è un disco memorabile ma lo è il concerto del 1992 in casa, alla Royal Albert Hall, documentato integralmente in questo box che si chiude con un concerto inedito del 1997 a Phoenix, Arizona. "Questo cofanetto mi riempie di orgoglio - dice Palmer - So che Keith e Greg sarebbero d'accordo con me.Questo cofanetto è qualcosa che ricorderò per molto tempo a venire.

Per me mostra gli ELP al loro meglio in anni di tour e registrazioni».

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