“Sono partito per un lungo, lungo, lungo viaggio...” è in questo modo che ieri, venerdì 15 novembre, attorno alle 21, i profili Facebook e Twitter di Antonello Falqui hanno annunciato la morte dello storico regista, il padre dei varietà italiani. Aveva compiuto 94 anni lo scorso 6 novembre.
Ironia e leggerezza sono sempre stati la cifra stilistica di Antonello Falqui ed è stata probabilmente sua l'idea di dare l'annuncio in questo modo, quando se ne sarebbe dovuto andare. Figlio di Enrico, critico e scrittore, il regista ha provato per qualche anno a seguire la carriera giurisprudenziale ma prima di conseguire la laurea è stato folgorato dal mondo del cinema. Ha studiato regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed è stato assistente del grande Curzio Malaparte, prima di approdare alla televisione.
È arrivato in Rai nel 1952, quando ancora la televisione era un progetto sperimentale, dato che le prime trasmissioni non andranno in onda prima del 1954. È entrato nelle case degli italiani con il Musichiere, la storica trasmissione che ha appassionato gli italiani alla televisione. Erano gli anni in cui ci si riuniva nei locali pubblici, nei bar e nelle case dei pochi fortunati che si potevano permettere “l'apparecchio.” Hanno la sua firma tantissimi altri programmi che hanno fatto la storia della nostra televisione ma, anche, del nostro Paese. Canzonissima, Studio Uno e Milleluci, ma anche Teatro 10 con Lelio Luttazzi e Sabato Sera con Mina.
Ha lavorato con i più grandi, con personaggi del calibro di Walter Chiari, Rita Pavone, le sorelle Kessler, Franca Valeri, Pippo Baudo, Gigi Proietti e Paolo Panelli, solo per citarne alcuni. Lo spettacolo italiano deve tanto al maestro Falqui e sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio che si sono susseguiti non appena la notizia della sua morte ha iniziato a diffondersi sui social. Fiorello e Alessandro Gassman sono stati tra i primi personaggi noti a salutare Antonello Falqui, ma sono state anche tante le persone comuni che hanno voluto lasciare un ricordo, un saluto a chi ha aiutato l'Italia ad affacciarsi nel futuro. “Mi raccomando, niente fiori...
Al loro posto, se volete, potete aiutare l'associazione QuintoMondo Animalisti Volontari Onlus. P.S. Perdonate Jimmy, Matteo e Luca se non vi hanno avvisato prima”, si legge nel messaggio, dopo aver dato appuntamento a lunedì 18 novembre presso la chiesa di S. Eugenio in V.le Belle Arti a Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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