Inizia tutto con un semplice colpo di arma da fuoco. Rachel Childs a trentacinque anni, di punto in bianco, senza una ragione apparente spara in un martedì di maggio a suo marito. Lui sembra stupito di quello che gli sta succedendo. Lei sembra invece avere maturato nel tempo il suo gesto. Non c'è niente di folle così come non c'è niente di premeditato in quello che ha fatto. E non c'è niente di brusco nel prologo del nuovo romanzo di Dennis Lehane intitolato Ogni nostra caduta (Longanesi, pagg. 420, euro 17,60). Inizia secco, pulito e semplice come un colpo di pistola. In poche righe, senza fronzoli, né commenti viene narrato un crimine che scopriremo non essere stato il primo di cui si è macchiata la sua protagonista.
Sull'incomprensione fra gli esseri umani, sulla loro fragilità, sulla non casualità dei gesti criminali è giocato tutto lo schema narrativo di questa storia che permette a Lehane per la prima volta di avere una complessa protagonista femminile nel centro del suo mirino. Romanzi precedenti come Shutter Island, Mystic River e La casa buia avevano già mostrato la predilezione dello scrittore americano per raccontare le ossessioni che sfociano in gesti sanguinari e le cui conseguenze sono sempre irreversibili. Fra le pagine di Ogni nostra caduta viene ribadito, a partire dalla citazione iniziale di René Descartes, che gli individui spesso procedono mascherati nelle loro esistenze, camuffando i loro sentimenti e fingendo le proprie reazioni emotive per impedire agli altri di dominarli. Solo se si finge si può sopravvivere.
Rachel Childs è una giornalista d'assalto che per svolgere il suo mestiere deve per forza nascondere le sue paure e le sue fragilità. Tutti i suoi drammi sono iniziati perché sua madre le ha celato l'identità del padre, impedendole in ogni modo di incontrarlo forse per proteggerla da possibili esperienze traumatiche. Prima di perdersi nei fumi dell'alcool la psicologa Elisabeth Childs aveva ben spiegato nei suoi saggi bestsellers (La scala, Risalendo la scala e I gradini della scala) come far durare un matrimonio il più a lungo possibile. Però lei stessa aveva qualcosa da nascondere alla figlia, ad esempio le sue relazioni sentimentali...
Così Rachel si era sentita raccontare dalla madre che «gli uomini sono quello che ci raccontano di sé, ovvero, per lo più solo balle. Meglio non guardare troppo da vicino. Scoprire le bugie alla fine è umiliante sia per te sia per l'altro. Meglio farci e fare finta di niente». Nei saggi di sua madre Rachel ha trovato molte spiegazioni su come ci si sente quando si arriva a troncare una relazione, ed è per questo che davanti al cadavere di suo marito proverà: «Sgomento. Autocommiserazione, Terrore rabbia e risentimento». Ma cosa l'ha spinta a compiere quel terribile gesto e quali sono le altre atrocità da lei subite e superate?
Passato il prologo, i lettori lo scoprono poco per volta leggendo Ogni nostra caduta, un romanzo dal ritmo sincopato e ambientato fra Boston, una Haiti sconvolta dal terremoto e il New England. Le peripezie di Rachel si svolgono fra il 1979 e il 2014 e solo con il passare degli anni la giovane imparerà davvero a mentire e nascondere le tracce del suo passato. Sarà sconvolgente per lei scoprire che i segreti da lei nascosti non sono nulla rispetto a quelli celati dal marito Brian di cui si è perdutamente innamorata. Lei si sente responsabile di alcune morti innocenti, lui invece va orgoglioso delle vite che ha cancellato e degli abusi e delle truffe che ha compiuto. E se per alcune coppie la fuga diventa un momento di confronto, di conforto e di rappacificazione, per altre quello può essere invece davvero il momento fatale soprattutto quando hai alle calcagna gli sgherri della Cotter-McCann che ti vorrebbero morto e la polizia locale e l'FBI che vorrebbero sbatterti in gabbia. Rachel e Brian hanno imparato presto che è facile poter cambiare la propria identità con passaporti falsi, è facile sopravvivere se si hanno soldi per farlo.
È facile far sparire le proprie tracce se dagli States uno scappa ad Amsterdam.
Ma per non avere incubi, per andare avanti bisogna sporcarsi le mani e avere il coraggio di superare il buio e bisogna farsi amica la notte anche se questo vuol dire costringere il proprio cuore a vivere al gelo. Anche l'amore può essere infranto da un colpo di pistola. E il ricordo di un gesto terribile, Rachel Childs lo sa, può essere cancellato facilmente dalla propria voglia di sopravvivere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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