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Pamela Prati a Non è l’Arena: “Sono una vittima, ho mentito per amore”

Ospite di Giletti al talk di La7, la showgirl fornisce la sua versione dei fatti sul caso Mark Caltagirone: “Ho creduto ciecamente in questa favola e ho commesso degli errori – dice – ma sono innocente”

Pamela Prati a Non è l’Arena: “Sono una vittima, ho mentito per amore”

Pamela Prati è stata ospite di Massimo Giletti a Non è l’Arena nella prima puntata della nuova stagione del talk di La7, andata in onda domenica 22 settembre 2019. La showgirl, dopo la recente intervista a Oggi, è tornata a parlare del caso Mark Caltagirone e di quella che Giletti ha definito “la più grande fake news dell’anno”.

Ho creduto ciecamente in questa favola – esordisce la Prati – e sono innocente. Sono stata una vittima, e non sono l’unica”. La soubrette cita i casi di Alfonso Signorini e Manuela Arcuri, che hanno subito lo stesso trattamento ad opera delle stesse agenti.

Giletti ripercorre tutta la vicenda, dal primo incontro di Pamela con Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo in un ristorante di Roma nel marzo del 2018 all’intervista a Chi del maggio 2019 in cui la Prati annuncia le nozze con l’imprenditore Mark Caltagirone. Dopo le rivelazioni di Dagospia e FanPage, emerge la verità: è tutto falso.

La Prati è complice o vittima? “L’ho scoperto all’ultimo che lui non esisteva – dichiara la Prati – e ho difeso una famiglia che credevo di avere. Sono stata invitata a quel ristorante. Mi hanno parlato di Mark Caltagirone, mi hanno detto che si era appena separato e che aveva preso in affido un bambino, ed era bello e dolce. Che a lui io piacevo, era venuto tante volte a vedermi al Bagaglino. Ho pensato subito facesse parte di questa famosa famiglia. Gli ho mandato un messaggio io la prima volta, gli ho scritto: ‘Buona primavera”.

Piano piano – racconta la showgirl – abbiamo iniziato a messaggiare e ci siamo piaciuti. Lui mi raccontava della delusione avuta dalla sua ex compagna: non credeva più nell’amore e scriversi con me lo stava rendendo felice”.

I dubbi sono iniziati quando non riusciva a parlare con lui o riceveva soltanto messaggi vocali. Caltagirone diceva di essere sempre in posti come la Siria e la Libia, con continui problemi di linea o comunicazione: le foto che mandava alla Prati erano in realtà quelle di Marco Di Carlo, rubate sui suoi profili social. Giletti mostra persino la chat hot tra i due. “Ti sei toccata”, scriveva lui. “Sì, mi sono toccata. Perché tu mi fai impazzire”, rispondeva lei.

Pamela Prati: “Hanno colpito tutti i miei punti deboli”

Io non ho costruito tutto questo, lo hanno costruito per me – ribadisce la Prati –. Hanno colpito tutti i miei punti deboli con crudeltà. E se pensiamo che sia stato fatto da delle donne, fa ancora più male. Ho fatto degli sbagli: ho mentito per amore”.

Mi arrivavano tantissimi suoi messaggi – rivela la showgirl – ma non so con chi stavo dall’altra parte del telefono. Adesso mi rendo conto di quello che mi stavano facendo. Oggi non mi riconosco”.

La psicoterapeuta Stefania Andreoli definisce Caltagirone un caso di “catfish”, ovvero gli adescatori sentimentali di Internet con una falsa identità. “Uscivo da una grande storia d’amore – dice la Prati –, hanno toccato un mio punto debole. Ma io non ero complice di nessuno: sono stata incosciente, ingenua e stupida, ma sono stata raggirata”.

Quando Giletti la incalza sulle copertine delle riviste e le apparizioni televisive, la Prati rimanda al mittente le critiche. “Hanno speculato loro su di me – dice la soubrette –, l’hanno fatto per apparire, per invidia e gelosia. Io non ci ho guadagnato e non mi importa che si parli di me in questo modo: ero molto famosa prima di questa vicenda

Se avessi architettato tutto questo – si rivolge poi a Nunzia De Girolamo, ospite del talk – come avrei potuto mandare dei video di me nuda a qualcuno che non conosco? Per due passaggi in televisione butto via la mia carriera? Si chiamano truffe d’amore”.

Nella sua ricostruzione, Giletti sottolinea la presa in giro dei due bambini, “Sebastian” e “Rebecca”, messi in mezzo in questa storia come figli dati in affido della Prati per fare leva sul suo bisogno di maternità. Poi mostra le interviste a Wanda Ferro, la deputata di Fratelli d’Italia coinvolta nel sistema dei finti matrimoni, e all’uomo che ha accettato di essere Caltagirone per fare delle foto insieme a Pamela fingendo di essere lui.

Ho difeso un marito e dei figli ipotetici – ribadisce la showgirl –. Ho mentito per loro. Le foto non le volevo fare. Un giorno ho incontrato veramente Sebastian Caltagirone. Me lo sono trovato davanti. Non sapevo nulla, e ci ho creduto. Quello che mi è successo è una tragedia. È stato un ricatto psicologico. Sono stata fragile: mi hanno manipolato. Io stavo sempre e solo con loro. Sono stata una cretina a non rendermi conto di quello che mi stava succedendo, ma non permetto che si metta in dubbio la mia buona fede”.

Simona Ventura prende le difese di Pamela Prati

Nel corso della puntata, è apparsa anche Simona Ventura con un’intervista in cui si è pronunciata sulla vicenda che ha visto protagonista la sua amica Pamela. La conduttrice ne prende le difese. “C’è un sistema – dichiara la Ventura – per cui ci sono delle vere e proprie organizzazioni che sanno incunearsi quando tu sei più debole. Avevano contattato anche me perché volevano fare dei post su Instagram, però mi era sembrato strano perché proprio in quel periodo mi ero lasciata con il mio compagno. Sarà stato un caso? Non lo so”.

Alle amiche – aggiunge la presentatrice – bisogna dire la verità.

Io penso che Pamela si debba circondare di donne che amano le donne perché ci sono anche tante donne che odiano le donne ed è veramente una disdetta incontrarle nel proprio cammino”.

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