Parte il tour italiano di Mika

Dopo XFactor il cantante anglo-libanese torna sul palco. E nei negozi di dischi con una riedizione di "No Place n Heaven"

Parte il tour italiano di Mika

Mika ha avuto ragione a buttar via tutto e ricominciare da capo. Non gli piaceva la scenografia studiata per il suo nuovo tour e l'ha rifatta tutta. E ne è venuto fuori un concerto "emozionale" come dice lui, più "umano". Più sporco ma anche più vero. Niente schermi, niente ledwall, niente diavolerie tecnologiche. Solo scenografie costruite da artigiani, inventate dai ragazzi dei teatri di strada. "Perché così si è più vicini al pubblico - ha spiegato il cantante anglo-libanese in conferenza stampa poco prima del concerto di stasera al Forum di Assago (prima data di un minitour nei palazzetti italiani : si replica martedì a Roma e mercoledì a Firenze) - l'onda emozionale scende dal palco e arriva in platea" . E così tra una roulotte che si trasforma in un magico teatrino di strada, sfere rotanti, cartelloni che ti sbalzano in atmosfere da Las Vegas, melodie che ti portano in "heaven" ma anche fondi di ciminiere che simboleggiano le periferie industriali e ti ricordano che l'"Hell" è dietro l'angolo, Mika dialoga con il suo pubblico di ragazzine esaltate presentandosi con il brano "No Place in Heaven" e passando da "Big Girl" e "Good Wife" arriva a "Grace Kelly", il brano che l'ha lanciato come star mondiale. Energia a mille, luci, calore e colore, e nonostante un mal di gola persistente, quella sua voce stridula e generosa.

Una scenografia un po' naïf - come ammette lui stesso - con quella roulotte realizzata dalla cooperativa Oca Giuliva di Bologna. "Una ragazza alla fine di un concerto mi aveva messo in mano una chiavetta con dei progetti, li ho guardati, mi sono piaciuti, ma non sapevo come rintracciarla, ho lanciato un messaggio su twitter e nel giro di un'ora mi è arrivato il suo numero di cellulare... Ed ecco il risultato". Una sorta di paese dei balocchi collodiano. Perché, a 32 anni e con la formidabile carriera che ha fatto, Mika si sente maturo per affrontare tutte le sfide, anche quella di parlare al pubblico senza filtri. Chiacchierando in italiano, cantando in inglese e "boum boum" in francese, suonando al piano, saltando da "Good Guys" a " Origin of Love" a "Relax" a " Rain" fino all'esplosione finale con"Last party" e "Lollipop". Del resto di schermi non ne ha bisogno, ne ha già tanti, in televisione. "Proprio perché ho raggiunto questa grande popolarità televisiva, volevo fare qualcosa di più diretto. Sento moltissimo la responsabilità di essere un personaggio televisivo, ma sento anche di aver raggiunto la maturitá necessaria per affrontare questa situazione e per continuare in parallelo a fare concerti e dischi mantenendo grande libertà".

E, infatti, la prossima sfida sarà ancor più avvincente. Si chiama Franco Battiato. Mika fará un duetto con lui nel prossimo cd in uscita a metá novembre, una riedizione dell'ultimo album "No Place in Heaven" con l'aggiunta di alcuni inediti. Tra cui, appunto, l'incontro con Battiato. Una scelta molto naturale: Mika così versatile, eclettico, colto, appassionato di musica classica che si avvicina al raffinatissimo cantautore italiano. È stato lo stesso Mika a darne l'annuncio - senza però svelare su quale brano si cimenteranno - nell'incontro con i giornalisti. Il repack sará composto da due cd: il primo conterrà, oltre al duetto con Battiato, anche uno con Fedez sulle note di "Beautiful disaster" . Il secondo cd porta una sintesi della registrazione dei concerti sinfonici che Mika ha tenuto lo scorso febbraio a Montreal. Un'esperienza importantissima per il cantante anglo-libanese, un concerto-pop in cui ha potuto rifare i suoi brani anche in chiave classica.

Esperienza che il giudice di X Factor vuole riproporre dal vivo il 24 ottobre al Teatro Sociale di Como, luogo scelto per la bellezza della struttura e la vicinanza a Milano (prevendita dal primo ottobre e messa in onda su SkyUno a novembre o dicembre).

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