«Quell'Annunciazione non è di Leonardo»

Per lo studioso Massimo Giontella l'opera sarebbe del Pollaiolo

Colpo di scena nel mondo dell'arte. La celebre Annunciazione, custodita alla Galleria degli Uffizi di Firenze e attribuita a Leonardo da Vinci, sarebbe in realtà opera di Antonio del Pollaiolo. A contestare la paternità del celeberrimo dipinto quattrocentesco è lo studioso fiorentino Massimo Giontella nel suo nuovo saggio Antonio del Pollaiolo. Il maestro dei maestri, con l'introduzione dello storico dell'Università di Firenze, Riccardo Fubini, e edito da Polistampa. «La nuova attribuzione, che si poggia su argomentazioni storiche, iconografiche e figurative, porterebbe anche arrivare a spostare in avanti la datazione dell'opera, dal 1472-1475 al 1481, qualificando il dipinto come un'opera della piena maturità del Pollaiolo, a cui però anche Leonardo avrebbe partecipato - si legge in una nota -. Indagando sui rapporti tra il Pollaiolo e Federico da Montefeltro, duca d'Urbino, Giontella arriva a identificare nello sfondo dell'Annunciazione la città di Otranto, espugnata nel 1480 dai Turchi. Il coinvolgimento di Federico con il dipinto, avvalorato da una missiva da lui inviata al Senato Veneto, escluderebbe come autore principale Leonardo, che mai intrattenne rapporti col Duca.

La cura quasi ossessiva del particolare, rilevabile nel dipinto, risulterebbe poi inconciliabile con il modus stilistico Leonardo da Vinci». «La deviazione oculare del volto di Maria - conclude Giontella - costituisce invece una delle tipiche firme di riconoscimento del Pollaiolo». RedCult

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