Sanremo 2015

"Questa volta all'Ariston mi diverto come un pazzo"

Il cantante con "Fatti avanti amore" è super trasmesso in radio. Da tanto non era così popolare: "Conosco la gavetta e supero le crisi""

"Questa volta all'Ariston mi diverto come un pazzo"

Nostro inviato a Sanremo

È il suo momento d'oro. Di nuovo. Comunque vada, per Nek questo Sanremo è stato un successo. Il suo brano Fatti avanti amore è stato benedetto dalla critica, mitragliato dalle radio (il più trasmesso in Italia anche ieri) e canticchiato dal pubblico, superando anche la fatidica prova bar: ieri mattina prendendo il caffè la maggior parte dei sanremesi canticchiavano il suo ritornello. In più ieri sera ha vinto la sfida delle cover con Se telefonando di Mina. È il sintomo più euforico di quella malattia pop che è il Festival.

Scusi Nek ma se lo aspettava?

«Impossibile aspettarsi un risultato così già dal primo giorno».

E ora?

«Ora mi sento come un bimbo in un negozio di giocattoli: mi diverto come un pazzo. Ovunque. Anche all'Ariston».

Ma la diverte soltanto il successo?

«No, mi fa star bene che questo brano, nato con passione minuto per minuto, sia diventato di dominio pubblico in così poco tempo. Insomma, la canto all'Ariston e subito va al primo posto in classifica: chi se lo aspettava».

Per lei non è così una novità...

«Ma io non pensavo che succedesse così. Credevo che, dopo un po' di assenza, questo brano fosse il modo migliore per dire: ecco, sono tornato, sono Nek vi ricordate?».

Sembra proprio di sì.

«La gente che incontro per la strada o che mi scrive sui social dice che il brano è una botta allo stomaco. Quasi tutti mi dicono sempre: c'è qualcosa di particolare che passa dritto nell'animo».

D'altronde la matrice sonora è molto dance, anzi edm, che è il marchio più attuale del pop.

«Guarda io manco so che cosa sia l'edm. Di certo in Fatti avanti amore c'è una forte componente dance che però è declinata con i cromosomi del pop rock come piace a me, non troppo pop e non troppo rock».

Ma di che parla? Dicono sia dedicata a sua moglie.

«In realtà non soltanto a lei ma anche a lei. Parla della forza del sentimento, degli sguardi, delle parole. L'uomo è fatto di amore ed è fatto per amare, inutile negarlo».

Nek ha avuto un successo mostruoso con Laura non c'è e con la successiva trafila di singoli e album. Poi è...

«…finito nell'ombra».

Se lo dice lei.

«Sì sono cose con le quali ho fatto i conti».

Specialmente dopo il disco Nella stanza 26 .

«Forse era un album troppo dark rispetto alle attese. E non ha avuto i risultati che ci saremmo aspettati. Ma nella vita di un cantante è fisiologico, ci sono momenti di alti e bassi perché, quando si ha a che fare con i gusti della gente, bisogna accettare anche di non piacere».

E come ha fatto a “sopravvivere” all'insuccesso?

«Io sono partito da zero, ho fatto tutto passo per passo. Insomma ho attraversato tutte le fasi della gavetta.

E chi fa la gavetta, sa trovare l'equilibrio giusto anche se le cose non vanno più bene come prima».

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