Raiuno mette la retromarcia (per qualche sera)

Non è che poteva andare tutto a gonfie vele per Raiuno. È arrivato il momento, ovviamente prevedibile e previsto, di qualche rallentamento. Sono ancora le partite di Champions League a fermare il primo canale e, soprattutto, a dare respiro a Canale 5, che in questo inizio di anno ha sofferto molto le performance dell'ammiraglia della tv di Stato. Ma, oltre al forte e consueto richiamo del match europeo, è evidente il minore appeal della serie È arrivata la felicità, che non è ovviamente all'altezza di un Montalbano o di una mini serie come quella su De André. Infatti il secondo episodio della serie l'altra sera si è fermato al 13,71% di share e 3,2 milioni di spettatori, mentre Canale 5 con Shakhtar Donetsk-Roma è arrivato al 18,17% per cento e 4,8 milioni di spettatori. E martedì il debutto della seconda stagione è stato quasi doppiato dall'Isola dei famosi. Del resto la serie con Santamaria e Pandolfi è un prodotto completamente diverso da film tv come quelli presi dai libri di Camilleri realizzati con molto più tempo e più cura. La lunga serialià comporta una produzione più veloce, magari meno attenta al dettaglio, alla sceneggiatura, alla fotografia e, per alcuni ruoli minori, alla recitazione.

Infatti il pubblico lo capisce, e quello più esigente, che approda su Raiuno solo per i programmi di livello, si ritira in buon ordine. Comunque sono talmente alti i risultati del primo canale in queste settimane che gli ascolti di È arrivata la felicità non destano alcuna preoccupazione.

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