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Raven, la serie tv sul più grande suicidio di massa della storia

L'ideatore di Breaking Bad Vince Gilligan sta lavorando a "Raven", una mini-serie incentrata sul suicidio di massa più grande della storia: People's Temple, meglio conosciuto come Jonestown

Raven, la serie tv sul più grande suicidio di massa della storia

Era il 18 novembre 1978 quando 909 persone si suicidarano nello stesso momento bevendo cianuro. È stato l'ultimo folle ordine del predicatore Jim Jones e presto diventerà una serie televisiva grazie al regista Vince Gilligan, lo stesso di Breaking Bad.

Si chiamerà Raven e ripercorrerà le fasi cruciali del più grande suicidio di massa della storia raccontando la vita delle vittime che nella colonia fondata da Jones in Guyana (America meridionale) decisero di mettere fine alla propria esistenza.

La storia di Jim Jones come predicatore inizia del 1954, quando fonda la sua prima chiesa, coinvolgendo la comunità afroamericana dell'Indiana che al tempo subiva una violenta segregazione razziale. Due anni dopo fondò il primo Peoples Temples Full Gospel Church, raccogliendo grande consenso e contando circa duemila fedeli. Da quel momento l'ascesa di Jones fu inarrestabile ma il culto da lui predicato iniziava ad avere dei tratti sempre più visionari.

A causa della minaccia atomica, che predicava ormai come imminente, convinse i suoi fedeli a seguirlo in un primo trasferimento collettivo in una remota città della California. Jones iniziò a farsi chiamare "messia" e a compiere finti miracoli, ma allo stesso tempo faceva uso di droghe e veniva accusato di abusi psicologici e sessuali nei confronti dei suoi fedeli.

Trasferito il centro della sua comunità a San Francisco, Jones iniziò a convincere gli afroamericani che il Stati Uniti stanno progettando di sterminarli. In questo modo riuscì a legare a sé sempre di più questa collettività, che costituiva la maggioranza dei suoi fedeli. I devoti iniziarono a seguire i suoi precetti: vivere in comunità e lasciare i loro beni al Tempio dei Popoli. Fu proprio nel 1973 che Jones spinse la sua dottrina sempre più in là e accennò, per la prima volta, ai suicidi come strumento utile alla causa del culto.

Fu nel 1974 che a Jones venne l'idea di fondare una città per mettere al sicuro la sua comunità di fedeli, e rivolse l'attenzione al Guyana. I fedeli iniziarono a costruire la città nella giungla. La campagna in favore del trasferimento nel nuovo paradiso creato da Jones fu così forte che nel 1977 Jonestown, così fu chiamata la città, fu invasa da centinaia di persone. La situazione interna era drammatica, ma nei contatti con l'esterno erano negati ogni abuso e malessere, come le punizioni corporali che venivano imposte. A causa delle accuse sempre più pressanti dall'esterno, Jones iniziò a promuovere tra i suoi fedeli la possibilità di un suicidio di massa.

Il declino di Jonestown cominciò quando i parenti delle persone che si erano trasferite in Guyana lanciarono l'allarme negli Stati Uniti. Il deputato Leo Ryan decise allora di recarsi a Jonestown con una troupe della Nbc e dei giornalisti di altre testate statunitensi, per capire costa stava accadendo alla comunità delTempio dei Popoli.

Il predicatore mise in guardia i suoi fedeli contro questa visita. Alle domande e alle interviste avrebbero dovuto parlare solo del benessere della loro comunità. Quando Jones scoprì il tradimento di alcuni abitanti della città, che avevano chiesto al gruppo di portarli via con sé, la sua reazione fu atroce. La delegazione fu attaccata in aeroporto, prima della partenza. Il deputato Leo Ryan fu ucciso insieme ai suoi collaboratori. Un altro aereo riuscì invece a partire.

Il 18 novembre 1978 il predicatore Jones, a seguito dell'uccisione di Leo Ryan e dei suoi collaboratori, convinse i suoi adepti che la vendetta contro di loro sarebbe stata inevitabile e che avrebbero dovuto reagire con una morte volontaria. Jones convinse i suoi fedeli a bere il cianuro, mentre lui si uccise con un colpo di pistola. Nel suicidio di massa che Jones definiva "rivoluzionario" si sono tolte la vita 909 persone.

La serie della HBO si ispirerà al libro Raven, che porta la stesso nome della serie, di Tim Reiterman, giornalista sopravvissuto della delegazione che si era recata in Guyana per documentare la situazione.

Nella serie si parlerà dell'origine del Tempio dei Popoli, del seguito di Jones tra gli anni cinquanta e sessanta, del lato oscuro del predicatore, degli abusi, delle droghe e dei finti miracoli.

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