È un momento decisivo per la Gran Bretagna. Il prossimo 12 dicembre si terranno le elezioni e tutto il Paese attende con trepidazione di sapere chi vincerà e, di conseguenza, quale sarà la linea politica da seguire in merito alla tanto discussa Brexit. Queste elezioni riempiono le pagine politiche dei giornali da settimane e il risultato non riguarda solo la Gran Bretagna ma, di riflesso, tutta l’Europa. Secondo il magazine Express perfino il tradizionale Natale della regina Elisabetta potrebbe essere coinvolto nella battaglia elettorale. Sua Maestà ama la tenuta di Sandringham e per lei trascorrere le festività più importanti dell’anno lì è un rito a cui difficilmente rinuncerebbe. Il giornale, però, spiega che quest’anno la sovrana potrebbe essere costretta a posticipare il suo arrivo nel Norfolk o a interrompere le vacanze se Boris Johnson vincesse le elezioni.
Downing Street ha già annunciato che, qualora non vi fosse un cambio ai vertici del governo, il discorso della regina Elisabetta per la riapertura del Parlamento dovrebbe tenersi il prossimo 19 dicembre, ovvero nel periodo in cui di solito la monarca è già a Sandringham. L'agenda politica si preannuncia molto fitta, dunque è probabile che Elisabetta decida di posticipare il viaggio nel Norfolk per evitare di doverlo interrompere o, addirittura, annullare se le circostanze lo richiedessero. Infatti se Johnson vincesse le elezioni, fa sapere ancora Downing Street, ritornerebbe in Parlamento il 16 dicembre. Il 17, secondo il programma, vi sarebbe l’elezione dello speaker. A quel punto il discorso della regina dovrebbe avvenire entro due giorni al massimo dal reinsediamento. Sembra anche che la cerimonia di questo discorso ufficiale sarà più informale.
Non dovrebbe aver luogo la tradizionale “processione” che porta la carrozza della regina da Buckingham Palace al Parlamento e pare proprio che Sua Maestà, contrariamente alla tradizione, non indosserà la corona. Si tratta del secondo “Queen’s Speech” in due mesi e con ogni probabilità il suo contenuto verrà discusso a lungo, come accadde per il primo. Un portavoce del Governo ha chiarito: “La cerimonia di apertura del Parlamento avrà luogo con un cerimoniale ridotto, come accadde per le elezioni anticipate del 2017. Ciò è dovuto sia alle elezioni anticipate che alla prossimità della cerimonia con il Natale”. Questa fretta nascosta (ma neanche tanto) sotto la patina dell’informalità darebbe a Boris Johnson, qualora vincesse le elezioni, il tempo necessario per sottoporre al Parlamento il documento per l’accordo sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea e rispettare, così, la scadenza del 31 gennaio 2020. Se Johnson venisse sconfitto il discorso della sovrana dovrebbe essere rimandato al prossimo gennaio.
L’Express rivela che quest’anno la regina Elisabetta desidera raggiungere il Norfolk al più presto per un validissimo motivo: un insider ha rivelato al Sun che il principe Filippo avrebbe accusato un piccolo malessere, dovuto forse alla stanchezza, all’inizio dell’autunno. Il marito di Sua Maestà si trova proprio nel Norfolk, dove si è ritirato a vita privata dal 2017. Inoltre secondo l’Express la regina e il principe consorte si sono visti una sola volta dalla fine delle vacanze estive a Balmoral. Per la regina Elisabetta le festività a Sandringham sono una tradizione dal 1988, anno in cui la royal family si riunì per la prima volta nella tenuta restaurata per celebrare il Natale. Questa residenza ha un valore affettivo e triste per Sua Maestà.
Proprio qui, infatti, morì suo padre Giorgio VI nel febbraio del 1952 e da allora Elisabetta decise di passare gli anniversari di questa scomparsa proprio a Sandringham. Questa è una delle ragioni per cui, di solito, la sovrana si trattiene nella tenuta ben oltre il periodo natalizio.
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