"Le sue frasi sessiste? Una porcata". E le donne massacrano Amadeus

Ancora polemica su Amadeus. Tiziano Ferro fa mea culpa, Michela Murgia e il ministro Paola de Micheli attaccano il conduttore

"Le sue frasi sessiste? Una porcata". E le donne massacrano Amadeus

La bufera social e mediatica che ha colpito Amadeus non sembra destinata a placarsi. Le parole del conduttore durante la conferenza stampa del festival di Sanremo su Francesca Sofia Novello non sono piaciute all'opinione pubblica. Ma a scatenare la polemica, però, non è stata solo la frase detta su Francesca Sofia Novello ma anche la ripetizione per ben 11 volte, durante i 9 minuti dedicati alla presentazione delle dieci donne di Sanremo, di aggettivi caratterizzanti la loro estetica. Sono stati diversi i personaggi del mondo dello spettacolo che si sono dissociati da quanto detto da Amadeus e anche Tiziano Ferro ha voluto dire la sua.

Le giustificazioni di Amadeus: "Era un complimento. Non sono sessista"

Il direttore artistico, nonché conduttore, della kermesse canora si è detto sorpreso del polverone suscitato dalle sue parole. Dopo mezza giornata di fuoco incrociato, Amadeus ha rilasciato alcune dichiarazioni all'Adnkronos: "Forse potevo esprimermi meglio e forse sono stato frainteso. Ma il concetto era un complimento che rifarei." Niente scuse, quindi, da parte del conduttore, che ha voluto chiarire il senso delle sue parole: "Di Francesca Sofia Novello ho apprezzato da subito che, pur essendo all'inizio di una promettente carriera da modella, non avesse mai approfittato della 'illuminazione' del suo fidanzato." Non fa nessun passo indietro ma rimanda al mittente qualsiasi accusa di sessismo nei suoi confronti: "Questa polemica mi offende. Io ho enorme rispetto per le donne. L'appellativo di sessista non lo accetto. Come non accetto mi si dica che sono maleducato. Chi mi conosce sa come mi rapporto alle donne, a quelle della mia famiglia come alle colleghe. È un'accusa senza senso."

Tiziano Ferro prima si complimenta con Amadeus e poi ritratta: "Non sapevo, mea culpa"

Alle sue parole rilasciate per mezzo stampa, si sono aggiunte quelle social. Amadeus ha voluto ribadire il concetto pubblicando un post sul profilo Instagram – che condivide con sua moglie – e riprendendo le parole di Massimo Troisi: "Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci." Una vena polemica insolita per Amadeus, che ha deciso di tirare fuori gli artigli per far fronte al frullatore mediatico di Sanremo. Tiziano Ferro, che sarà sul palco dell'Ariston tutte le sere, ha commentato il post del conduttore: "Questa 10 e lode." Ma con lui anche tanti altri personaggi noti hanno voluto appoggiare Amadeus, esprimendo il loro consenso. Tuttavia, il supporto di Tiziano Ferro alle parole del conduttore di Sanremo non è piaciuto ai fan del cantante, che poche ore ha voluto precisare: "Non ero al corrente degli episodi legati a questo post. Mi dispiace se qualcuno è rimasto ferito ma non conoscevo l'accaduto. Il mio è stato un innocente commento a una frase molto bella e basta. Mea culpa." L'amatissimo cantante di Latina si è quindi scusato e ha cancellato il commento al post.

Miss Keta, il ministro Paola de Micheli e Michela Murgia contro Amadeus: "Una porcata"

Tiziano Ferro è solo uno dei tanti che sembra non aver apprezzato le parole di Amadeus. Taylor Mega ha espresso il suo dissenso attraverso alcune storie condivise su Instagram ma anche Miss Keta ha voluto dire la sua. La cantante, scelta per condurre L'altro Festival sulla Rai, non appoggia quanto detto da Amadeus e, anzi, replica duramente alle sue parole: "Io penso che il posto di una donna non sia dietro a un uomo ma davanti. Penso che una donna debba prendersi il suo posto, non quello che le impone la società." Non ha usato mezzi termini la cantante, che ha detto di essere rimasta "come un ghiacciolo" dopo aver sentito quanto detto da Amadeus su Francesca Sofia Novello. "Dopo questa siamo vicine alla conduzione del Festival, stai attento Amadeus", ha chiosato la cantante.

Ad andare contro Amadeus con ancora più enfasi è stata Michela Murgia. Intervistata da Radio Capital, la scrittrice sarda non ha usato troppi giri di parole per esprimere il suo pensiero: "Amadeus dice stronzate, questo è un programma popolare visto da milioni di persone. Tutto quello che dici lì fa pedagogia popolare che vale più di qualsiasi discorso. Se fai uno scivolone come quello non cerchi di difenderti ma dici: 'Scusate ho detto una stronzata'." Michela Murgia ha sottolineato che la donna all'interno di una coppia può decidere di stare dove vuole, a patto che sia una sua scelta, ma secondo la scrittrice il problema è che lui l'ha scelta perché lei sta, appunto, un passo indietro. La Murgia attacca anche la predominanza del criterio estetico per la scelta delle donne da portare sul palco: "Lo vogliamo dire o no che questa cosa è una porcata? Questa roba qui vale come un master in sessismo. Continua a passare che gli unici titoli di valore pubblico per una donna siano la bellezza e il saper stare accanto a un uomo senza fargli ombra."

Anche il Ministro delle Infrastrutture Paola de Micheli ha voluto dire la sua sulla questione durante l'intervista a Otto e mezzo: "Sanremo? Il prossimo anno facciamo fare ad Amadeus un passo indietro e mettiamo a condurre una donna. Noi donne di passi di lato o di passi indietro non ne facciamo." Anche altri esponenti della politica hanno voluto esprimere il loro dissenso sulle parole di Amadeus utilizzando i social. Chiara Gribaudo, deputata del PD, ha scritto su Twitter: "Il Festival di Sanremo compie 70 anni e #Amadeus ha deciso di riportarlo al 1950. Per lui una co-conduttrice è meritevole di lode 'perché capace di stare un passo indietro al suo uomo. Ecco perché ritengo la #paritàdigenere un tema centrale. #siamopari." A farle eco poche ore dopo uno degli ex volti più amati del TG1, Tiziana Ferrario: "Già questa foto mi era parsa antica.

Le parole di #Amadeus sulle donne mi hanno confermato che in Italia e in RAI c'è ancora tanto da fare sulla parità. La crescita culturale passa attraverso chi fa comunicazione. Questo è un esempio di arretratezza culturale."

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