Filo Vals è una delle promesse della nostra canzone d'autore. Va avanti a piccoli passi, che poi diventano grandi, come è accaduto con il brano Mr World, poi ascoltato in mezzo mondo. E pian piano cresce come compositore, senza fretta, giusto seguendo il sentiero della propria ispirazione. Dopo qualche tempo nascosto in sala d'incisione, questo 24enne romano, figlio del produttore Pietro Valsecchi, è appena ritornato con il brano Bellissima noia, che racconta di un amore a prima vista così potente da trasformare tutte le sensazioni al punto da rendere divertente anche la noia di tutti i giorni. In fondo, lui è la dimostrazione che, quando i brani nascono dalla forza delle sensazioni, hanno un impatto più profondo e più duraturo nella memoria degli ascoltatori. Parla di «smarrimento esistenziale» e annuncia che uscirà tra poco un altro singolo prima di pubblicare il primo vero album d'esordio. «Sarà un disco sui generis - spiega con una pacatezza inedita tra i giovani artisti - perché avrà brani in quattro lingue, l'italiano, l'inglese, il francese e lo spagnolo». Non a caso Filo Vals a Roma ha frequentato un liceo francese e poi ha studiato e si è laureato in Gran Bretagna. «In sostanza - conferma - sono entrato sin da subito nella realtà europea, incontrando mondi diversi e imparandoli a conoscere». Non è stata una esperienza fine a se stessa.
La sua musica è figlia della world music, aggiornata e riveduta con i nuovi codici espressivi.
Gioca, insomma, «con l'elasticità dei generi musicali» e li applica a testi che sono cinematografici nel senso che raccontano storie come fossero copioni e le sue canzoni si possono ascoltare quasi fossero proiettate su di uno schermo. «Sono contento che i miei pezzi suscitino immagini», conferma lasciando intendere che il suo primo album sarà, come si dice, un gran bel film.
