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Tre uomini e una gamba: la verità sul titolo del film

Tre uomini e una gamba è uno dei film più iconici del trio comico formato da Aldo, Giovanni e Giacomo che nasconde un'influenza molto importante dietro la scelta del titolo

Tre uomini e una gamba: la verità sul titolo del film

Tre uomini e una gamba è il film diretto da Aldo, Giovanni e Giacomo insieme a Massimo Venier, che andrà in onda questa sera alle 21.19 su Italia 1. Si tratta del film con cui il trio comico composto da Aldo, Giovanni e Giacomo - che tanto aveva avuto successo nello show Mai dire gol - faceva il suo debutto al cinema.

Tre uomini e una gamba, la trama

Uscito in sala nel 1997, Tre uomini e una gamba racconta la storia del viaggio di Aldo, Giovanni e Giacomo. Il primo è un uomo ingenuo, distratto; il secondo invece è precisissimo, sempre attento a mettere i punti sulle i. Giacomo, invece, è ipocondriaco, ma disordinato, sempre pronto a presentarsi come un grande esperto d'arte indipendente. Aldo e Giovanni sono già sposati con due sorelle: Giacomo è pronto a sposare la terza (Luciana Littizzetto). Tutti e tre lavorano nel negozio del suocero, ma non sono grandi amici. Anche a causa delle differenze caratteriali non vanno molto d'accordo e l'ultima cosa che si aspetterebbero è di dover affrontare insieme un lungo viaggio in macchina fino in Puglia, dove si celebrerà il matrimonio di Giacomo.

Come se non bastasse, il suocero dei tre uomini - un uomo spiacevole e abituato a dettare legge - chiede loro di portargli la costosissima scultura dell'artista americano Michel Garpez, che non è altro che una gamba di legno. Abituati a subire le angherie dell'uomo e determinati a porre fine il prima possibile a quel viaggio, Aldo Giovanni e Giacomo si mettono in moto, senza immaginare tutte le disavventure che li attendono sulla strada, compreso l'incontro con una bella donna (Marina Massironi) che fa traballare le certezze di Giacomo.

Perché il film di Aldo, Giovanni e Giacomo si intitola così?

Tre uomini e una gamba non rappresenta solo il debutto cinematografico del noto trio comico, ma anche un film che è diventato iconico, che ha creato un tale immaginario collettivo che le sue battute sono entrate nel dizionario quotidiano, come ad esempio quella che dice: "Giacomino si sposa". Dopo aver vinto il premio Nastro d'Argento speciale ed essere stato candidato per la miglior regia di un esordiente ai David di Donatello nel 1998, Tre uomini e una gamba ha continuato a registrare successi e consensi, riuscendo a sedurre spettatori di varie generazioni, anno dopo anno. Questo non solo grazie alla capacità istrionica dei tre interpreti, ma anche alla costruzione narrativa che mette in campo un perfetto road movie con un ritmo incalzante e radici che affondano nella cosiddetta "letteratura alta" che si collegano anche al titolo scelto per il film. Perché Tre uomini e una gamba, dunque, si intitola così?

Al di là del chiaro rimando a quelli che sono gli elementi della trama, il titolo del film è legato anche a una famosa opera letteraria, Tre uomini in barca, il noto romanzo di Jerome K. Jerome, incentrato su tre amici che risalgono il corso del fiume Tamigi e, nel loro viaggio, tra la campagna inglese e un cane dispettoso, vivono numerose e comiche avventure. Come riporta il sito Ciak Magazine, il libro del 1889 - che ha un sottotitolo che recita "per non parlar del cane" - fu un vero e proprio punto di partenza nello sviluppo del soggetto alla base del film di Aldo, Giovanni e Giacomo. In effetti, tra l'opera letteraria e quella cinematografica ci sono molti aspetti in comune.

Non solo la presenza di tre "amici", ma anche l'idea del viaggio, delle disavventure lungo il tragitto e la presenza di un elemento esterno - che può essere il cane o una gamba di legno, appunto - che finisce col diventare un personaggio aggiunto, capace di modificare il corso della narrazione.

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