Cultura e Spettacoli

La vedova di Astori: "Riparto dal teatro: il palco è la mia salvezza"

Francesca Fioretti, la compagna di Davide Astori, ha debuttato al teatro Delfino di Milano come attrice protagonista dello spettacolo "Lumbs": "Il teatro mi astrae, quando sono qui non penso ad altro. Il futuro? Lo vivo giorno dopo giorno"

La vedova di Astori: "Riparto dal teatro: il palco è la mia salvezza"

È già passato un anno e poco più dalla scomparsa di Davide Astori, il difensore della Fiorentina morto improvvisamente il 4 marzo 2018 a causa di una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro per la quale due medici sono indagati per omicidio colposo. La loro eventuale responsabilità sarà accertata in sede giudiziaria, ma neppure la legge potrà restituire l'affetto di Davide ai suoi familiari che, lentamente, provano a lasciarsi alle spalle il grave lutto subito quella maledetta giornata dell'anno scorso. Tra loro, ovviamente, c'è anche Francesca Fioretti, compagna di Davide che oggi riparte dal teatro. Ha debuttato il 21 marzo, primo giorno di primavera, simbolo di una rinascita personale, al Delfino di Milano. Protagonista dello spettacolo "Lumbs".

"Ovvero polmoni, che sono pieni di tutto", ha raccontato emozionata al Corriere della Sera poche ore prima del debutto in scena. Una piece che, come racconta Francesca, "racconta la storia d'amore di due ragazzi che si amano e decidono di mettere al mondo un figlio attraversando le varie fasi della vita fino a diventare anziani. Uno spettacolo molto realistico nella cui storia gli spettatori si riconoscono". La Fioretti, che in questi quasi 400 giorni senza il suo Davide ha interiorizzato il lutto, prova a iniziare la sua seconda vita nel nome dello sfortunato calciatore e della figlioletta Vittoria, 3 anni. "Cos'è per me il teatro? Un miracolo che mi astrae, quando sono qui non penso ad altro. È stato una salvezza", racconta, una salvezza che la tiene impegnata a lungo facendole dimenticare per un anno la solitudine a cui è stata costretta da un destino infame, barbaro, cinico e baro.

"Stanotte siamo andati via all'una, il teatro è molto impegnativo. Se mi rivedo nel ruolo della madre? C'è tanto di me in questo spettacolo", ha detto Francesca. Belle parole anche sul regista Federico Zanandrea ("È un santo"). Lui risponde: "La conosco da un po' di tempo, ha le caratteristiche giuste per interpretare questo ruolo. Magari non ha la tecnica e un certo manierismo teatrale che qua non serve, ma in compenso ha spontaneità e istinto che si sposano perfettamente con questo testo e la mia idea di regia". La Fioretti, un passato al Grande Fratello, non rinnega quell'esperienza: "Fa parte del mio vissuto, forse non lo rifarei ma ha contribuito a portarmi qui". Un'ultima riflessione su se stessa e la sua vita: "Sono combattuta tra il mio lato razionale e irrazionale. A chi dedico questo momento? A me stessa.

Si vive giorno per giorno e la vita mi ha insegnato a non fare progetti", ha concluso.

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