da Sorrento
Doveva andare in Africa, come promesso lasciando la carica di sindaco di Roma, ma la sua carriera di regista inchioda Walter Veltroni alle moviole romane. Come si apprende a Sorrento, dove le Giornate Professionali di Cinema anticipano la cinestagione 2015, il cineasta venuto dal Campidoglio è in fase di post-produzione: il suo secondo docufilm I bambini lo sanno verrà distribuito dalla Bim in primavera, finanziato da Sky, Wildside e Palomar. Squadra che vince non si cambia: i promoter di Veltroni sono gli stessi che fecero incassare 700mila euro al film d'esordio dell'ex-politico, Quando c'era Berlinguer , in onda su Sky nel trentennale della morte del padre nobile del disciolto Pci.
Dalla bella politica alla bella infanzia, il passo è breve, così Veltroni ci consegna uno spaccato del Belpaese dalla parte dei bambini. «Loro sanno essere saggi, spietati, lucidi e hanno sempre un'idea sulle cose: basta saperli ascoltare», sostiene il regista che a suo dire, dopo l'uscita del primo docufilm, fu inondato da lettere di ragazze e ragazzi: «Mi spiegavano quanto l'incontro con la figura di Berlinguer li avesse emozionati». Da qui, l'idea di percorrere l'Italia da Nord a Sud, per «interrogare a lungo 8-15enni, su famiglia, Dio, amore e omosessualità», spiega Antonio Medici, amministratore delegato della Bim. Veltroni è assente, ma presente per procura: un tratto da vero leader. Siccome Saint-Exupéry scriveva «i grandi non capiscono mai niente da soli», ecco Veltroni ispirarsi a Louis Malle e a Truffaut, registi dediti alla poesia dell'infanzia, per poi piombare sulla nuova generazione, cercando il figlio dell'operaio o quello dell'immigrato. L'aveva capito da quando, nelle scuole, si fermava a rispondere alle domande: «dai bambini non sai mai cosa aspettarti». S'è fatto raccontare in lungo e in largo il privato dei teen-agers, senza filtri. «La nostra è la società del selfie: tutto è io. Voglio vedere se per i bambini è diverso», spiega.
Lo stesso sentimento pedagogico, un po' da primo della classe, anima Nanni Moretti, invitato a Sorrento ma grande assente lui pure. Con uno scherzetto dei suoi: ha infatti inviato alla platea dei professionisti un trailer taroccato della sua dodicesima fatica, Mia madre . Il film autobiografico, che vede Margherita Buy nel ruolo d'una regista di successo, tormentata da una vita privata problematica, e Nanni «starring» nel ruolo di suo fratello, uscirà in primavera, prodotto da Rai, Sacher e Fandango. Ma Nanni è così geloso delle proprie creature da mandare in giro falsi d'autore.
Ovvero scene tagliate, con la Buy che prende in giro una sua fan davanti a certe pastarelle al cioccolato, dal sapore autoreferenziale: è nota la passione per la Nutella di Moretti. Come la sua proverbiale ritrosia, che s'è colorata di disprezzo. Veltroni, almeno, ha mandato «un caro saluto», mica un tarocco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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