Uno è un critico cinematografico retrocesso al ruolo di gossipparo (Favino);l’altro è un ex produttore discografico di successo caduto in disgrazie dopo numerosi fiaschi ( compreso disco fallimentare della moglie cantante) che tira a campare vendendo vinili e memorabilia su e-bay (Verdone); il terzo, è un agente immobiliare, con il vizio del gioco ( e delle donne), che non riesce a piazzare una casa, costretto ad arrotondare come gigolo per ricche signore (Giallini). Il lavoro, però, non è la loro preoccupazione più grande. Sono tutti e tre divorziati, con assegno mensile da versare alla ex che li costringe alla fame. Sono i tre perdenti «tipici»di questa Italietta un po’ disgraziata ed in crisi economica che Verdone prova a mandare in Paradiso in questa commedia dal sapore neorealista. Basta leggere le cronache per capire come tra i nuovi poveri vi siano tanti padri separati costretti spesso ad una vita di stenti per riuscire a tener fede agli assegni da versare. Verdone li ritrae senza dare giudizi morali (le ex mogli non sono rappresentate come sanguisughe) ma con un’evidente voglia di riscattarli, almeno moralmente. I tre ex, per far quadrare i conti, decidono di vivere insieme in una casa dove il telefonino non prende (ma miracolosamente Internet sì) abbandonando i loro rifugi temporanei (una barca prestata, il retro del negozio, un istituto religioso). Da questa forzata convivenza, dove vengono evidenziate le grosse differenze di carattere, nascono le situazioni comiche più divertenti. Il film dura venti minuti di troppo (si poteva tranquillamente eliminare, ad esempio, la scena del furto sbagliato) ed il personaggio di Favino è un po’ compresso. Meglio il solito eccellente Giallini e la sempre più brava Micaela Ramazzotti, cardiologa confusa con problemi di «cuore» che visita con le cuffiette stereo.
Verdone, che si ritaglia un ruolo meno comico del solito, confeziona una delle sue commedie più riuscite lasciandoci con una solenne verità: i figli di oggi hanno spesso più testa e responsabilità dei loro disgraziati genitori.POSTI IN PIEDI IN PARADISO, VOTO:7
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