Coronavirus

William e Kate raccontano dettagli della loro quarantena nel Norfolk

Nel loro primo impegno ufficiale in videochiamata William e Kate hanno rivelato dei simpatici e sorprendenti particolari della loro quarantena ad Anmer Hall

William e Kate raccontano dettagli della loro quarantena nel Norfolk

In tempo di pandemia anche gli impegni ufficiali dei membri della royal family vengono rivoluzionati, assumendo una nuova forma. William e Kate ce ne hanno dato una dimostrazione molto curiosa e divertente. Come spiega Vanity Fair, la loro agenda prevedeva un incontro con la Casterton Primary Academy, nel Lancashire. Si tratta di una scuola in cui studiano i figli di quanti sono impegnati in prima linea nella battaglia contro il coronavirus, ovvero medici, infermieri, ma anche commessi dei supermercati e corrieri. Non potendo visitare di persona l’istituto, William e Kate hanno effettuato la loro prima videochiamata, durante la quale hanno parlato con i bambini e i loro insegnanti.

I duchi di Cambridge hanno ringraziato lo staff della scuola e ricevuto regali virtuali dai ragazzi come mazzi di fiori di carta. Inoltre gli alunni, indossando tenere orecchie da coniglio, hanno mostrato ai futuri re d’Inghilterra i lavori fatti per Pasqua. William e Kate hanno esposto i pericoli psicologici a cui possono andare incontro i giovani in una situazione mai sperimentata e del tutto sconosciuta come questa, in cui l’isolamento è l’elemento principale di difesa contro il contagio. Per fortuna oltre la scienza anche la tecnologia è venuta in nostro soccorso, facendoci sentire meno soli e contribuendo ad allargare le maglie strettissime della quarantena (qualcosa di impensabile, per esempio, ai tempi della spagnola).

Durante la videochiamata i duchi hanno anche scherzato con i bambini e raccontato dei particolari sulla loro vita ad Anmer Hall, nel Norfolk, durante la pandemia. Un bambino ha tirato fuori un quesito interessante quando ha detto al duca di Cambridge “Sai che il tuo primo omonimo è ricordato con il nome di Guglielmo il Conquistatore. Tu come vorresti essere chiamato fra mille anni?”. Il principe William è scoppiato a ridere e ha ammesso: “Non credo di essere in grado di rispondere”. I ragazzini hanno poi domandato a William e Kate come trascorreranno la Pasqua. Il principe ha rivelato: “Naturalmente staremo a casa e di sicuro non mancherà la cioccolata da mangiare”.

L’ingenua dichiarazione ha fatto scattare la reazione divertita di Kate Middleton, che ha ribattuto: “Se la sta mangiando tutta”. La duchessa di Cambridge ha poi raccontato ai bambini come il piccolo George passa le ore libere dallo studio: “Ora guarda moltissimo Il Pianeta Blu, una serie di documentari narrati da Sir David Attenborough”. Una curiosità: sir David è un famosissimo naturalista e divulgatore scientifico che ha lavorato molto anche con la BBC. Pensate che è il figlio del barone Richard Attenborough, attore e regista scomparso nel 2014. Forse il nome vi dirà poco o nulla. Ricordate, però, il personaggio di Babbo Natale del film “Miracolo nella 34esima strada” (1994), (ovvero la pellicola che le reti italiane ripropongono puntualmente a ogni Natale)? Oppure il miliardario di Jurassic Park (1993)? Ecco, li interpretava Sir Richard.

Con le loro espressioni rilassate e sorridenti William e Kate hanno voluto comunicare tranquillità e positività. Come sappiamo, però, i reali lanciano messaggi anche attraverso un linguaggio non verbale. In questa occasione il look di Kate Middleton ha “parlato” per lei. Il maglione giallo low cost di Zara della duchessa è un modello casual che si abbina bene al mood casalingo di questi tempi. Inoltre il giallo è associato al Sole e alla gioia. Se nei tempi antichi in Giappone solo i membri della famiglia reale potevano vestirsi di giallo (in quanto la loro ascendenza mitica risaliva alla dea del Sole Amaterasu), nella royal family inglese il giallo viene spesso scelto per gli eventi felici. Per esempio la regina Elisabetta lo indossò per il matrimonio di William e Kate.

Il giallo è rinascita e rinnovamento, proprio ciò che il mondo aspetta dopo la pandemia.

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