Woody Allen continua a lavorare: "Dovessi morire, accadrà sul set di un film"

Nonostante la gogna mediatica, il regista non pensa di abbandonare il cinema: lo conferma a San Sebastián, dove domani iniziano le riprese della sua nuova commedia

Woody Allen continua a lavorare: "Dovessi morire, accadrà sul set di un film"

Non ho mai pensato al ritiro”: così Woody Allen, nel corso di una conferenza stampa a San Sebastián, dove domani inizieranno le riprese del suo nuovo film, ha risposto alle domande di chi gli chiedeva della gogna mediatica di cui è vittima negli Stati Uniti. Dopo lo scandalo della figlia adottiva Dylan, che lo accusa di molestie, il regista newyorkese si è visto scaricare da Amazon, bloccare la distribuzione di Un giorno di pioggia a New York (che vedremo in Italia a ottobre grazie a Lucky Red), chiudere le porte in faccia dagli editori per la pubblicazione sua autobiografia.

Nonostante questa vera e propria damnatio memoriae, Allen non ha perso la sua solita ironia. “Da quando ho iniziato tanti anni fa – ha detto il regista – la mia filosofia è sempre stata di continuare a restare concentrato sul mio lavoro a prescindere da ciò che accadeva nella mia vita con mia moglie, i miei figli, l’attualità, la politica, la malattia. Non importava quello che succedeva, io mi concentravo sul mio lavoro”.

Woody Allen: “Non mi ritirerò mai”

Il suo prossimo film, il 51esimo della sua lunga carriera e provvisoriamente intitolato Rivkin’s Festival, sarà una commedia romantica su una coppia americana di sposi che arriva al Festival della città basca. Nel cast vedremo Christoph Waltz, Louis Garrel, Elena Anaya, Wallace Shawn, Gina Gershon e Sergi López. “I miei film – ha spiegato Allen – sono il prodotto del lavoro di grandi attori e attrici con cui ho collaborato. Anche se mi prendo il merito del loro lavoro, sono loro la ragione del successo dei miei film”.

Il mio cinema – ha aggiunto il regista – parla di relazioni umane e di rapporti tra persone. E cerco di farlo con il mio senso dell’umorismo. Penso che probabilmente non mi ritirerò mai e se dovessi morire, credo che morirò lavorando sul set di un film, cosa che è alquanto probabile”.

Gina Gershon, che nel film interpreta la moglie di Waltz che si innamora di un regista francese, ha mostrato aperto sostegno nei confronti di quanto sta accadendo al regista. “Vivere oggi negli Stati Uniti – ha dichiarato l’attrice – è follia. Ci sono un sacco di rivalità, c’è tantissimo odio, sono tempi selvaggi, e uno deve cercare di mantenere la lucidità in una situazione del genere. Sono decisamente consapevole di quanto sia importante il tema dei diritti femminili, ma sono anche felicissima di lavorare a un film di Woody Allen.

Credo che il movimento #MeToo abbia avuto conseguenze positive, ma è anche molto importante che le persone siano in grado di valutare individualmente le singole situazioni e che si facciano la loro opinione al riguardo”.

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