70mila luci a San Siro contro il razzismo. Ma il Milan resta al buio nella folle notte dei rigori

A Pioli non basta la doppietta di Loftus-Cheek. Orsolini segna al 92’ il penalty dopo quelli falliti da Giroud e Theo

70mila luci a San Siro contro il razzismo. Ma il Milan resta al buio nella folle notte dei rigori
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Milano - Di rigore il Milan perisce, di rigore il Bologna (dopo proteste sguaiate) ferisce. Ne sbagliano due Giroud e Theo Hernandez, in pieno recupero Orsolini dal dischetto non fallisce e inchioda il 2 a 2 che toglie a Pioli il quinto successo consecutivo fino a quel momento meritato. Ma il Bologna, a parte il cedimento fisico nel finale, è un rivale all'altezza dei rossoneri che così devono frenare in classifica e tenere lo stesso passo della Juve. Divulga meraviglie Zirkzee, fa meno Leao, Pulisic è più decisivo insieme con Loftus Cheek alla prima doppietta in stagione. C'è da poco da discutere sull'arbitro Massa: ogni decisione, segnalata o confermata dal var, non lascia dubbio alcuno. L'effetto le iene è sotto gli occhi: l'arbitro Massa è subito pronto a usare il pugno di ferro. Giallo al primo fallo di Calafiori, più avanti espulsi Thiago Motta (protesta plateale sul rigore assegnato al Milan) più un suo collaboratore, e sfilza di cartellini ai primi accenni di gioco duro. Quasi per rispettare il copione deciso in anticipo (minuto numero 16, gioco fermo, spenti i riflettori, accese le torce dei smartphone, citata la frase di Martin Luther King, per dare seguito agli ululati di Udine), la sfida decolla solo dopo e grazie a uno di quei velenosi contropiedi allestiti dal Bologna che va a segno al quinto tentativo con Zirkzee dopo almeno tre tiri respinti da difensori e Maignan. A quel punto il Milan prende di petto il rivale e lo schiaccia nella sua metà campo: dapprima Kjaer, di testa, alza sulla traversa un comodo suggerimento di Pulisic, poi Giroud si fa parare il secondo rigore (col Borussia il precedente) per gioco pericoloso di Ferguson sulla faccia di Kjaer, infine Loftus Cheek va a segno sul magnifico triangolo disegnato da Pulisic e Calabria.

Il Bologna non si deprime, anzi accumula nell'intervallo le energie per ripartire meglio di prima. In apertura di seconda frazione Zirkzee sbava sotto porta dopo un liscio di Kjaer, in evidente difficoltà con l'olandese che è l'inizio e la fine di ogni offensiva, imprendibile per il Milan che subisce per via del suo centrocampo di carta velina. All'ora di gioco Pioli interviene e ne cambia 3 per consolidare la trincea mediana.

Gli effetti pratici non sono strepitosi perché prima Reijnders scheggia l'incrocio da angolo, poi Leao spreca da lancio di Pulisic infine ancora Leao, svegliatosi dal torpore, in velocità semina 3 pedine e si procura il secondo penalty della sera. Nuovo rigorista, Theo Hernandez dal dischetto ma identico risultato finale: palo, ribattuta e rete annullata del francese come da regolamento.

Con l'ultima benzina rimasta nel serbatoio, il Milan passa davanti con l'ennesimo triangolo questa volta dettato da Leao per Florenzi e successivo cross che Loftus Cheek trasforma in una martellata di testa a centro porta. Prima di spegnere le luci c'è il ritorno del Bologna col rigore di Orsolini (trattenuta di Terracciano su Kristensen). 2 a 2 al gong e fine delle emozioni.

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