
Altro giorno, altra ramanzina. Il Professore della sinistra per eccellenza, Romano Prodi, torna in cattedra e continua a dispensare lezioni a destra e a manca. Ma, soprattutto, a Giorgia Meloni e al governo che presiede. Sia in politica interna sia nello scacchiere internazionale, stando al ragionamento del padre nobile della sinistra, la leader di Fratelli d’Italia è carente sotto ogni punto di vista. Durante l’ultima puntata di Piazza Pulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7, Prodi si è concentrato in particolare sul rapporto bilaterale tra l’Italia e il presidente americano Donald Trump.
E perfino quando si parla di una tragedia enorme come quella della Striscia di Gaza, la gauche nostrana non riesce a tenere fuori le dinamiche interne."Siamo di fronte a una strage di un popolo, è crudeltà. Come si fa a non reagire? L'Europa è partita troppo tardi”, esordisce Pordi. Che poi accusa direttamente l’esecutivo di centrodestra: “Perché l'Italia è timida? Siamo devoti a Trump. Gaza sarà per secoli sulla coscienza di Israele e dell'Occidente". Insomma, una Meloni descritta come una funzionaria dell’amministrazione repubblicana. Una narrazione che ha poco a che vedere con la realtà e con il ruolo da “ponte” che Meloni sta esercitando tra i Ventisette paesi europei e gli Stati Uniti.
Ma Prodi ne ha per tutti. Dopo aver incalzato la Meloni passa al presidente Usa: "Trump ha bisogno della fine della guerra, perché ha troppi problemi in casa sua e quindi è disposto a tutto purché finisca".
E ancora: “Quando manca l’aiuto americano gli ucraini sono in estrema difficoltà. Io ragiono sui fatti e interpretando le parole. Sono convinto che farà di tutto per arrivare a una pace solo perché gli conviene”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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