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Uefa, urna infallibile: si sono evitati i derby di Spagna e Germania

Sorteggi europei di Champions League: Bayern-Barça e Borussia-Real. A Dortmund i Galacticos hanno già perso. Intrecci: a Monaco arriva Guardiola, Klopp candidato al dopo Mou

Uefa, urna infallibile: si sono evitati i derby di Spagna e Germania

L'urna dell'Uefa è infallibile. O semplicemente fortunata perché anche l'ultimo sorteggio della stagione riesce a evitare i derby nazionali. Le semifinali sono un doppio Spagna contro Germania con Bayern Monaco-Barcellona e Borussia Dortmund-Real Madrid.
Il sorteggio è quasi perfetto perché regala sfide ricche di intrecci e storie. Neuer descrive Bayern-Barça come una bella donna: «È uno schianto». È per questo che l'urna è solo quasi perfetta perché di fatto anticipa la finale, se si guardano le classifiche di Bundesliga e Liga, mettendo di fronte le dominatrici dei rispettivi campionati, l'altra invece oppone le seconde lontane anni luce.

Due sfide che hanno conti in sospeso. Infatti l'ultima volta che Barça e Bayern si sono affrontate risale alla Champions 2009, quarti di finale. Una batosta per i bavaresi perché i blaugrana chiusero la questione nei primi 43' dell'andata al Camp Nou: 4-0 con doppietta di Messi. I campioni in Spagna hanno sette titolari che anche allora erano punti inamovibili. I neo campioni di Germania quattro anni dopo sono letteralmente un'altra squadra: sono rimasti solamente Schweinsteiger e Ribery, al posto di Oddo e Toni ci sono Alaba e Mandzukic, come ben sa la Juventus.

Anche l'altra semifinale ha un conto aperto. Bisogna andare indietro di qualche anno, al 1998. Anche allora ultimo atto prima della finale: il Real eliminò il Dortmund e poi conquistò la «settima» battendo in finale un'altra tedesca, il Bayer Leverkusen. A Madrid sognano sperando nei corsi e ricorsi: il cammino è molto simile e chissà che non porti all'agognata «decima» Coppa Campioni. Lars Ricken, allora in campo, e oggi dirigente del Borussia non ci gira attorno: «È l'occasione per la vendetta». Butragueno non si scompone: «Aspettiamo da anni la finale, saremo al top». L'allenatore Klopp se la cava così: «Delle tre rimaste il Real è l'unica che abbiamo già battuto in questa stagione». Infatti a Dortmund nel girone eliminatorio finì 2-1 e al Bernabeu solo un gol di Ozil all'89' negò il bis. Una mano potrebbe darla l'ex Sahin in prestito da gennaio dal Real.
Sono due semifinali con i riflettori puntati non solo in campo, ma anche sulle panchine. Klopp è il prescelto dal Real per il possibile dopo Mourinho. Dall'altra parte si intreccia il passato blaugrana di Guardiola contro il futuro bavarese di Guardiola, anche se Rummenigge ha detto: «Non chiederemo consigli a Pep».

L'urna infallibile e quasi perfetta regala due sfide equilibrate. Più che il fattore campo, con la curiosità che entrambe le “andate” si giocheranno in Germania, a spezzare l'equilibrio in entrambe le semifinali può essere il fattore «M»: Messi e Mourinho. Il Barcellona come detto ha sofferto contro Ibra, ma quando è entrata la Pulce è stata tutta un'altra storia. Anche il Bayern dovrà fare i conti con l'argentino, ma Heynckes lo dribbla: «Il Barça non è solo Messi». Per Mou parlano numeri e cabala. È alla settima semifinale: ne ha vinte solo due, ma quando è arrivato in fondo ha sempre fatto centro. E a Madrid incrociano le dita perché il portoghese quando è ai saluti vince: è già successo col Porto e con l'Inter.
L'urna infallibile ha evitato i derby tra le magnifiche quattro, rispetto al 2012 il Borussia ha preso il posto del Chelsea che trionfò contro il Bayern. È Spagna contro Germania, se derby sarà lo sarà solamente in finale. Tre i precedenti: Valencia-Real nel 2000, Milan-Juve nel 2003 e Manchester United-Chelsea nel 2008. Tempi in cui le italiane e le inglesi dominavano.

Quest'anno Oltremanica ci mettono lo stadio per la finale, Wembley, lo Stivale forse ci mette l'arbitro, Rizzoli è tra i papabili.

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