Allegri scaccia la crisi per non dare gli 8 giorni. "Juve, è ora di correre"

Il Crotone prima di Napoli, Olympiakos e Inter. "Alcuni devono trovare la condizione migliore"

Allegri scaccia la crisi per non dare gli 8 giorni. "Juve, è ora di correre"

Il Crotone a fare da cuscinetto, prima di tre partite toste. Ovvero il Napoli al San Paolo venerdì prossimo, cui seguiranno la trasferta di Atene contro l'Olympiacos e l'Inter da ospitare sabato 9 dicembre. Con una classifica che non ammette più troppe distrazioni, visto il meno quattro dal Napoli e la sensazione che da quelle parti quest'anno ci credano davvero. Insomma: serve che adesso la Juventus faccia la Juventus, mettendo definitivamente da parte gli approcci sbagliati, i gol regalati e una certa supponenza che vari senatori hanno certificato.

Essendo persona equilibrata e quasi mai in preda al panico, Allegri comunque predica calma e serenità. Immaginandosi lo sprint finale, anche. Da marzo in avanti. «L'importante sarà arrivare in primavera con questa classifica, il rush conclusivo deciderà la classifica: in quel momento non si dovrà più sbagliare, saliranno le pressioni e ci sarà da divertirsi». Poi è ovvio che il tempo dei regali non possa protrarsi a lungo: due sconfitte (in tredici partite) sono già arrivate, i 14 gol presi non sono bilancio degno della Juventus e, insomma, non resta che migliorare. Facendo anche i complimenti al Napoli, «che sta facendo cose straordinarie, dal momento che ha vinto undici partite pareggiandone soltanto due. Noi dobbiamo trovare la miglior condizione di alcuni giocatori: adesso abbiamo più giorni per lavorare e quindi mi rimetterò un po' a fare l'allenatore». Questo è il succo: la Signora finora ha viaggiato a tre cilindri, aspettando prima Higuain e poi Dybala, non avendo sprint in mezzo al campo e arrangiandosi in difesa alla ricerca del miglior modulo e di interpreti adeguati. Magari contro il Barcellona si è fatto un passo avanti sotto questo punto di vista (Barzagli esterno e «difesa a tre in fase di possesso palla»), ma è pur sempre «una questione di atteggiamento e non di numeri, altrimenti vado in confusione e mando in campo dodici giocatori».

Detto questo, stasera il Crotone capace di mantenere la propria porta inviolata solo in una delle venticinque trasferte giocate in serie A, a Pescara lo scorso maggio - pare l'avversario ideale per aggiungere autostima e punti in classifica: segnando almeno una rete, la Juve butterebbe inoltre la palla dentro per la 43esima volta di fila eguagliando così il record stabilito da quella di Conte tra febbraio 2013 e marzo 2014. Non ci saranno Cuadrado, Chiellini, Bernardeschi e Khedira («il tedesco riposerà»): in compenso potrebbe essere arrivato il giorno dell'esordio di Howedes, campione del mondo che finora ha frequentato solo l'infermeria e che potrebbe venire utile nella Juve primaverile ma ovviamente pure prima. Serata buona anche per un po' di turnover: Higuain dovrebbe lasciare il posto a Mandzukic, mentre in mezzo al campo potrebbe essere varato il trio formato da Marchisio, Bentancur e Matuidi.

Con Dybala e Douglas Costa («in crescita») a completare il tutto: per il Crotone dell'ex granata Nicola deve poter bastare. Altrimenti sì che la parola crisi - ieri respinta dallo stesso Allegri troverà piena cittadinanza nell'universo bianconero.

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