ALL'ULTIMO RESPIRO

di Tony Damascelli

U ltima domenica di maggio. Ultima giornata di serie A. Ultima panchina juventina di Allegri Massimiliano. Ultima elucubrazione interista di Spalletti Luciano. Ultima partita romanista di De Rossi Daniele. Ultima passerella fiorentina dei fratelli Della Valle Diego and Andrea. Ultima sentenza per la retrocessione. Ultima possibilità di andare in Champions league o in Europa league. Una domenica pazzesca che nessuno poteva immaginare vista la gnagnera generale, una certa noia che aveva preso un po' tutti.

Il nostro calcio ogni tanto si concede una scossa, non sul gioco in campo che sempre quello è, ma nel destino dei suoi attori e interpreti. La giornata è di quelle da vivere fino all'ultimo (per l'appunto) fischio, tra lacrime di disperazione e feste impreviste. Montella e Prandelli si giocano la faccia, precipitati in un blob incredibile. Prevedo uno Spalletti memorabile, nel senso di conferenza stampa del certaldese che non le manda a dire ma quando le dice si deve ricorrere al decoder. Presumo che l'Olimpico di Roma sarà una valle di lacrime per il suo capitan futuro che, grazie ai bostoniani e affini, è trapassato remoto.

La notte sarà piena di macumbe, l'Atalanta, il Milan, l'Inter, la Roma sperano nei guai altrui ma rischiano di loro in caso di sconfitta.

Si accettano scommesse sul gol dell'Empoli, su quello della Spal, sulla voglia del Sassuolo, sui dispetti del Parma, sono loro che possono far saltare il banco, di Spalletti, di Gattuso, di Gasperini e di Ranieri, gli exit poll dicono che soltanto la Roma abbia dieci probabilità su mille di potercela fare ma il caso vuole che Ranieri sappia già di traslocare, come Spalletti che ha il nuovo inquilino all'uscio, mentre il destino di Gattuso e Gasperini è legato all'ultimo secondo. Ultimo, ancora. Stasera si chiude, Var compreso.

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