Grandine sulla buona semina europea dell'Armani che perde 48-64 (!) la prima in casa nel play off contro i campioni in dell'Efes che in stagione non avevano mai incantato, ma che ieri hanno le gato le manine gelide di una squadra povera di fantasia. Una legnata che farà malissimo pensando a gara due di domani sera. Non basta una discreta difesa se in attacco gioco da squadretta, sbagliando troppo, tutto. La differenza è nei piloti: 32 punti la coppia Larkin-Micic 3 i fantasmi di Delaney e Rodriguez. Poche ore per dimenticare la stangata di Ataman sui giochi rotti di Messina. Una notte per tentare almeno di andare in parità ad Istanbul, anche se dopo una partitaccia del genere si fa fatica a credere che ci sarà pentimento e resurrezione.
L'Efes ha subito soltanto nel primo quarto (16-11), quando sembrava che il catenaccio Armani potesse mandare in corto circuito un'avversaria battuta due volte nell'anno, e rimontata da meno 15 ad Istanbul. Ieri sera, però, sembrava che la squadra di Atman avesse scoperto i piccoli segreti di un'avversaria che certo non sembrava la terza della stagione regolare. Da incubo i due tempi centrali dove l'Armani ha toccato il fondo: 10 punti nel secondo quarto quando mammolone Bentil a 2 minuti dal riposo ha segnato il primo dei suoi tre canestri speranza. Quasi peggio il terzo quarto con 12 punticini messi insieme mandando ai matti chi teneva le statistiche perché al tiro da fuori Milano non andava oltre il 26% e da sotto sembrava una squadretta di automi incapaci di muoversi. Tutti male a parte forse il primo Melli, quel Bentil della fiammata speranza e poi, nell'ultimo quarto, quello pareggiato a 14 quando i turchi amministravano e toreavano, si è visto per un attimo anche il famoso tiro di Troy Daniels.
Dopo questo sprofondo rosso al Forum mezzo pieno, servirà davvero un miracolo per rimettersi in corsa, pur sapendo di aver compromesso molto la possibilità di tornare anche quest'anno alla finale di Eurolega. Diciamo una notte come quella del ritorno di Milano da meno 31 di Salonicco. Altri uomini, altra squadra per una clamorosa rimonta che poi porto anche la coppa. Di questa Armani elogiata tante volte, forse esagerando, si riconosce la dedizione difensiva, anche ieri hanno tenuto gli avversari sotto i 70 punti, ma quell'8 su 28 da 3, il clamoroso 9 su 27 da 2, i 15 palloni persi dicono che il suo attacco è davvero decente soltanto per campionati minori, non certo per la ribalta europea.
Oggi intanto entrano in scena nelle sfide dove si vince o si è fuori anche Virtus Bologna, in casa contro i lituani del Lektabetis e la Reyer Venezia impegnata in Francia. Speriamo che almeno una delle due trovi ispirazione per trovare spazio nelle finali della Eurocup che potrebbe spalancare le porte della manifestazione maggiore.
Una Eurolega dove Milano adesso non ha più possibilità di sbagliare anche se ad Istanbul ha già vinto.
Ma prima deve dimostrarci domani sera che è ancora in vita, che ha qualcosa da dire, serve un pentimento collettivo per dare una speranza gli attacchi si impasteranno ancora contro la difesa dell'Efes allora è difficile vedere un domani. Certo meritano credito Messina e i suoi, ma ieri sera era faticoso starli a guardare e subire.
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