Coronavirus

Asprilla dona oltre 100.000 preservativi: "Non riempitevi di figli in quarantena"

L'ex attaccante del Parma, proprietario del marchio "Condoms Tino" ha deciso di donare dei profilattici per superare al meglio la quarantena per la pandemia da coronavirus: "Voglio che la gente mi aiuti a consumarli"

Asprilla dona oltre 100.000 preservativi: "Non riempitevi di figli in quarantena"

Faustino Asprilla è sempre stato un personaggio istrionico, fuori dagli schemi e con un grande personalità. L'ex attaccante di Parma, Newcastle, Palmeiras, Fluminense e colonna della nazionale dei Cafeteros ha deciso di fare la sua parte per venire incontro alle esigenze della popolazione in questo momento delicato per il mondo intero per via della pandemia da coronavirus. Il 50enne colombiano è proprietario del marchio "Condoms Tino", che produce profilattici e ha voluto fare una donazione alle persone comuni donando oltre 100.000 preservativi: "In questi tempi di quarantena per il coronavirus non è buona cosa riempirsi di figli".

Secondo quanto riporta Sportmediaset Asprilla ha voluto intraprendere questa iniziativa per farsi aiutare a consumarli tutti: "Mi sono rimasti molti preservativi in ​​casa e voglio che la gente mi aiuti a consumarli... perché è molto difficile per me utilizzarli tutti. Ho solo 3.580.000 preservativi in ​​inventario fino a quando non riusciamo a riaprire la fabbrica, e per aiutare la popolazione ho intenzione di dare un preservativo in regalo per l'acquisto di una scatola da tre". Questa sua nuova iniziativa è sicuramente particolare, un po' come il personaggio che l'ha proposta.

Asprilla quasi quattro anni fa ha creato questo marchio di preservativi in collaborazione con il connazionale ed ex centrocampista colombiano Carlos Valderrama. Secondo quanto spiegato all'epoca dai media colombiani, quello dei profilattici è un mercato vastissimo nel paese sudamericano: se ne vendono 300 milioni l'anno per un giro d'affari che si attesta sui 600 milioni di pesos. "I profilattici El Tino sono di misura standard. Ma dato che sono i miei, le donne crederanno che sono extralarge, fu questo il motto con cui lanciò la sua campagna.

Una vita di eccessi

Asprilla non ha mai negato di essere un grande amante del diverimento e delle donne e nel corso della sua carriera ha avuto diversi colpi di testa sia in campo che soprattutto fuori dal terreno di gioco. Qualche tempo fa ai microfoni di Telepacifico raccontò di aver ricevuto una chiamata da parte di un narcotrafficante che gli chiese il permesso di uccidere l'ex portiere Chilavert: "Abbiamo bisogno che tu dia l’autorizzazione perché questi due uomini rimarranno qui ad Asunción, vogliono uccidere quel ciccione di Chilavert", con l'ex Parma che fortunatamente si oppose alla cose: "Ma sei pazzo? Quel che succede in campo finisce in campo. Finisce lì".

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