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Atalanta: Bianchi strafelice del ritorno "Posso dare ancora tanto alla Dea"

Presentazione di Rolando Bianchi che si dice entusiasta del ritorno a casa

Per Bianchi ritorno all'Atalanta dopo 10 anni
Per Bianchi ritorno all'Atalanta dopo 10 anni

Ieri è ufficialmente partita la nuova avventura di Rolando Bianchi con i colori dell'Atalanta. Per l'attaccante, classe 1983, si tratta di un ritorno a casa, visto che è un prodotto del vivaio dei Bergamaschi e che proprio con gli Orobici esordì nella massima serie: correva l'annata 2000/01 e un diciottenne Bianchi fu chiamato dall'allora tecnico Vavassori a giocare gli ultimi dieci minuti di una sfida di campionato con la Juve, vinta da quest'utima per 2 a 1.

Da allora sono passati molti anni e il bomber di Lovere ha vissuto diverse esperienze, entrando nel cuore di tutte le tifoserie delle squadre per cui ha giocato, due su tutte quelle delle Reggina e del Toro (di cui è il decimo marcatore più prolifico della storia). Ora il ritorno alle origini, un ritorno a cui è più volte andato vicino negli anni scorsi e sempre saltato per un motivo o per l'altro. Ora, non rientrando nei piani di Lopez, nuovo tecnico del Bologna, è arrivato in prestito all'Atalanta, dove spera di conquistare i tifosi, non propriamente contenti delle sue esultanze quando segnò all'Azzurri d'Italia con la maglia del Bologna. Bianchi ha spiegato che per lui il goal è tutto e che quindi è normale esultare, anche se se si segna alla squadra nella quale si è cresciuti. Quindi ha posto l'accento sul fatto che si sente fiero di essere bergamasco e si è detto speranzoso sul fatto che il modo in cui Colantuono fa giocare la squadra potrà aiutarlo ad esprimere al massimo le sue potenzialità e a portare l'entusiasmo per il suo arrivo nel tifo atalantino.

I numeri sono senza dubbio dalla sua parte, se pensiamo che Bianchi è uno stato capace di segnare 118 goal in 370 partite giocate tra Campionati e coppe ed è uno dei migliori bomber ancora in attività.

Se il fisico lo assiste il club di Percassi si è portato in casa un grande vice Denis.

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