Nel maggio 1990, Roberto Baggio era costato alla Juventus quasi 25 miliardi di lire: in euro, mal contati, 13 milioni. Altri tempi, ovvio: Firenze non ne voleva sapere di lasciare partire il suo Genio, ma alla fine dovette rassegnarsi e Madama beneficiò di uno dei più fulgidi talenti del calcio italiano per le successive cinque stagioni: 115 gol in 200 presenze, all'attivo uno scudetto, una Coppa Uefa e una Coppa Italia. Poi, tra una polemica e qualche trasferimento comunque concluso, si è arrivati ai giorni nostri. A Bernardeschi e Chiesa: il primo nell'estate 2017 per 40 milioni più una percentuale sulla futura rivendita fino a un massimo di altri 5, il secondo poco più di un anno fa in mezzo ad altre roventi discussioni e mezze sommosse - con una formula fantasiosa che ha infine portato nelle casse della società di Rocco Commisso 50 milioni, più altri 10. Tutti contenti no, ma gli affari sono affari e per lo meno in questi due ultimi casi i desiderata dei calciatori sono stati fondamentali.
Adesso potrebbe essere la volta di Dusan Vlahovic. Di sicuro sorvegliato speciale, altrettanto certamente il preferito da Allegri per occupare nei prossimi anni il ruolo di centravanti titolare della sua Juventus. Per di più, nelle scorse settimane lo stesso Commisso ha acceso la miccia rivelando che il serbo non intende rinnovare il contratto in scadenza nel 2023: mossa intelligente o meno da parte del patron, le big di mezza Europa hanno raddrizzato ancor più le antenne e il corteggiamento nei confronti del 21enne serbo (8 reti in questo campionato) si è fatto ancora più intenso. La Signora si è iscritta alla corsa fin da tempi non sospetti, probabilmente non essendo convinta di volere riscattare a fine stagione Morata per i 35 milioni già pattuiti: nulla può essere dato comunque per scontato, anche perché il profilo di Vlahovic interessa tanti se non tutti. Anche perché, se è vero che il contratto in scadenza nel 2023 non permetterebbe a Commisso di tirare troppo la corda, lo è anche il fatto che l'interesse di più squadre sul suo top player gli permetterà di dare vita a un'asta o giù di lì. Risulta anzi che il patron viola preferirebbe cederlo all'estero piuttosto che alla Juve: in tal caso il Tottenham di Conte sarebbe il favorito, per nulla spaventato dall'ipotesi di spendere anche un'ottantina di milioni per averlo. Cifra che sarebbe certamente spendibile anche da parte del Psg, prossimo (forse) a perdere sia Mbappè che Icardi: le alternative insomma non mancano e non mancheranno.
E la sua partenza potrebbe essere quasi dietro l'angolo, perché non è nemmeno da escludere che il tutto avvenga già nella sessione di gennaio. Intanto, domani, Vlahovic presenterà il proprio biglietto da visita allo Stadium: dove tutti già ne apprezzano il fiuto da bomber.
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