"Mario Balotelli? Un leone della savana che vuole essere il numero 1"

In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, il preparatore Armando Caligaris ha raccontato i segreti della maturazione di Mario Balotelli: equilibrio fisico e mentale, analisi video e una dieta ricca di zenzero, aloe e curcuma

"Mario Balotelli? Un leone della savana che vuole essere il numero 1"

"Mario è un leone della savana. Abbiamo sognato insieme ad occhi aperti sui traguardi a lungo termine e un sogno si è già avverato, il ritorno in Nazionale". A dirlo è Armando Caligaris, uno degli uomini chiave della rinascita di Mario Balotelli. In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha svelato al pubblico le modalità del lavoro con cui è avvenuto la definitiva maturazione dell'attaccante della nazionale. Ne esce un ritratto insolito del dietro le quinte della vita di un calciatore, dove l'impegno sul campo è importante, ma inutile se non viene affiancato da un lavoro sulla testa dell'atleta. E non solo.

Il rapporto professionale tra Caligaris e Balotelli nasce all'inizio del 2017. "Mario era fermo per la pubalgia, il Nizza aveva concesso tre giorni di riposo e lui voleva ritornare a Brescia. Rimase in Francia, ma con disappunto, e ci trovammo intorno ad un tavolo. Incrociai il suo sguardo e trovai inutile dire quello che mi ero preparato. Non era attento alle mie parole, però mi soppesava. In quei secondi ho avuto conferma di ciò che pensavo: Mario è un leone della savana. Gli chiesi se fosse ancora in grado di sognare, di porsi obiettivi a corto e lungo termine. Rispose che sul breve voleva guarire dalla pubalgia. Poi abbiamo sognato insieme ad occhi aperti sui traguardi a lungo termine e un sogno si è già avverato, il ritorno in Nazionale", spiega Caligaris. Che prima di raccontare proprio tutto sul lavoro svolto da Supermario per rilanciarsi, racconta le difficoltà legate al primo approccio con lui.

"Sulla tecnica individuale non puoi insegnare calcio a Balotelli. E non interferisco con il lavoro atletico del club d’appartenenza del giocatore, in questi mesi il Nizza. Mario è un talento, ma gli ho spiegato come il campione sia un 'concentrato' di più talenti, non soltanto tecnici, atletici o tattici. Il talento è colui che è continuo nei 90 minuti e nell’intera stagione. E per essere continui bisogna gestire al meglio gli stati dell’attenzione e delle emozioni. A volte chiedo a Mario come gli sia saltato in mente di fare una giocata geniale, con un coefficiente di difficoltà assurdo, e in risposta ricevo uno sguardo tipo: 'E che ne so io'?. Allora capisco che è meglio chiudere i libri di neuroscienze e psicologia. Mario giocatore è nato per esprimere l’arte del calcio. Mario persona è un leone della savana e non avrei lavorato con lui se si fosse omologato a chi lo vuole leone da zoo o da circo". Ma ecco che Caligaris entra finalmente nei dettagli del suo lavoro insieme a Balotelli.

"Ci siamo concentrati su riabilitazione dalla pubalgia, analisi posturale e prevenzione. Poi abbiamo svolto un esercizio teso a migliorare l’esplosività di Mario, che consiste nello stare in equilibrio su una catena con degli anelli e tesa a dieci centimetri dal suolo. Serve per esprimere forza esplosiva negli arti inferiori. Ma importante è stata anche l’analisi delle partite al video, con le immagini delle situazioni da mettere a fuoco. Abbiamo cercato di migliorare le statistiche su uno contro uno, accelerazioni con palla al piede, colpi di testa, finalizzazioni a rete". C'è spazio anche per il lavoro svolto sulla mente di Balotelli attraverso "il rilassamento al suolo e la cosiddetta visualizzazione. Di che cosa si tratta? Quando sei rilassato a terra, sei più aperto, meglio disposto a ricevere messaggi. È in quei momenti che cerco di entrare in sintonia con l’atleta. Qui si può “sentire” l’uomo e condurlo in uno stato di benessere. Si può lavorare sugli stati d’ansia, sulla cura di una contrattura, e pazienza se qualche scettico storcerà il naso, e viaggiare nel mondo 'dello stato emotivo', prestando ascolto ai cambiamenti che provengono dal nostro corpo, in primis il respiro", spiega il preparatore atletico nato a Genova 49 anni fa e con un curriculum molto importante.

Infine, anche l'alimentazione vuole la sua parte. Ecco perché Caligaris ammette di avvalersi della consulenza di specialisti della materia. "Chiedo lumi a nutrizionisti.

A Mario consigliamo zenzero, aloe e curcuma, potenti antinfiammatori". Campioncini del domani, ecco a voi la ricetta per diventare grandi calciatori. Garantiscono Caligaris e Balotelli.

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