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Basket, al via il campionato. È sempre tutti contro Milano

Basket, al via il campionato. È sempre tutti contro Milano

F esteggiata la super coppa di basket vinta da Sassari a Bari contro i campioni di Venezia il basket inizia questa sera il suo 98° campionato. Un brigantino senza tesori a bordo che va a sbattere contro altre corazzate: il campionato di calcio, un mondiale di atletica, la sfida decisiva di oggi del volley contro la Francia. Masochismo che si inizia nella nostalgia con la sfida fra Pesaro e la neo promossa Fortitudo Bologna. Due grandi che oggi giocano per salvarsi. Il sottomarino rosso di Ettore Messina, nuovo allenatore e presidente di Milano, chiuderà giovedì la prima giornata con diretta Rai sul campo di Treviso. La grande favorita contro tutti e l'esordio porta il nuovo sceriffo del basket di Armani in terra dove ha raccolto il suo ultimo scudetto prima di cercare l'Eldorado fuori dai confini: 14 anni altrove, dai trionfi moscoviti alla vita nella NBA coi Lakers e San Antonio. Sa di avere tutti contro come nei giorni in cui dominava guidando la Virtus Bologna. È il favorito, anche se dovrà navigare nelle acque dorate dell'eurolega che si inizierà fra pochi giorni in Baviera, con l'obiettivo di dover portare una squadra, rifatta a sua immagine e somiglianza, dove la vuole Armani: almeno fra le prime otto. Le sfidanti più pericolose saranno Venezia, che detiene il titolo, la Virtus Bologna di Sasha Djordjevic e proprio Sassari, che domani esordirà a Varese dove Pozzecco è stato l'idolo per lo scudetto della stella, in un momento in cui il suo allenatore è l'uomo del momento come gli è sempre piaciuto essere. Storia speciale dello sport. A febbraio era disoccupato a Formentera. Oggi è al centro del villaggio con un contratto in Sardegna, dove ha portato la seconda super coppa, rinnovato già fino al 2023, scelto da una Federazione, confusa e spaventata dal preolimpico dove troverà anche Slovenia e Croazia non ammesse al mondiale, per guidare la Sperimentale. Un campionato a 17 squadre, un'altra anomalia nata da problemi economici, dove soltanto chi vende fumo può pensare che sarà una grande stagione.

Siamo alla periferia di molti imperi, cominciando dalla Spagna che nella sua finale di supercoppa vinta dal Real Madrid sul Barcellona, ha presentato al centro del campo moltissimi campioni dell'ultimo mondiale fra spagnoli ed argentini, le finaliste a Pechino.

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