Bayern-Arsenal: Ancelotti re di coppe sfida Wenger all'ultimo treno

Al Parco dei Principi accade l'inverosimile. Il Barcellona esce tramortito sotto i colpi del Paris Saint-Germain nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Una sola squadra in campo e un verdetto corretto, per quello che si è visto. Fin dai primi dieci minuti si è intuito che non sarebbe stata serata per Messi, Suarez e Neymar e tutto il Barcellona, sovrastato sotto i colpi dei tre lì davanti, Di Maria, Cavani e Draxler. Dovrà lavorare sodo il tecnico Luis Enrique in vista del ritorno, anche perché le occasioni da gol concesse ai parigini sono state fin troppe. A inizio match Cavani, che ieri ha compiuto 30 anni, poi Matuidi hanno avuto la chance di sbloccare il risultato. Rete che arriva al 19' quando il centrale dei blaugrana Umtiti (preferito all'altro francese Mathieu) travolge Draxler al limite dell'area di rigore e Angel Di Maria, anche lui ha festeggiato il compleanno ieri, concretizza con una punizione mancina angolata. Venti minuti più tardi è lo stesso Draxler, acquistato dai parigini nella sessione di mercato invernale per 45 milioni, su assist di Marco Verratti, bravo a recuperare il pallone in zona offensiva, che incrocia con un destro imparabile.

Da nove anni il Barcellona non concedeva due reti nei primi 45'. Da nove anni il Barcellona supera gli ottavi di finale. E pensare che uno studio dell'Uefa, prima di questo match, pronosticava vincente della Champions proprio il Barcellona. Sarà storica eliminazione blaugrana?

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